EXCALIBUR 3 - maggio 1998
nello Speciale...

Nasce il "Servizio Ausiliario Femminile"

Sopra: le ausiliarie S.A.F. in parata a Torino
Sotto: quattro volontari minori di 18 anni. Solo la seconda da destra si salvò, i due ragazzi vennero trucidati nel maggio 1945, la ragazza diciassettenne venne seviziata, violentata e assassinata il 26 maggio '45
Il giornalista Concetto Pettinato, nel gennaio 1944, scrive su "La Stampa" un appassionato articolo nel quale chiama a raccolta nell'ora difficile e disperata le donne d'Italia.
In tutte le città del nord, giovani donne si radunano spontaneamente e chiedono a gran voce di essere arruolate nelle file dell'Esercito Repubblicano. Si concretizza così la nascita del Servizio Ausiliario Femminile della R.S.I.
Ai primi di aprile del 1944 si tiene a Noventa Vicentina il primo corso nazionale "Avanguardia" dell'Opera Balilla, il cui presidente, Renato Ricci, è un convinto assertore dell'arruolamento femminile nelle Forze Armate.
Seguiranno altri due corsi nazionali: "Ardimento" a Castiglione Olona e "Siro Gaiani" a Milano, quest'ultimo intitolato al milite della G.N.R. ucciso dai partigiani mentre tentavano di penetrare nell'edificio dove dormivano le allieve.
Le allieve uscite da questi tre corsi venivano chiamate scherzosamente "Balilline", in quanto la loro età minima di arruolamento era di soli sedici anni. Esse presteranno servizio alla Guardia Nazionale Repubblicana.
Anche queste giovanissime, come le sorelle maggiori, non esiteranno ad abbandonare la casa, la scuola, gli affetti e le comodità della famiglia. Scelgono una vita di disciplina e di sacrificio, pur di essere utili alla Patria.
La loro divisa è costituita da: giacca sahariana senza collo e gonna pantalone, entrambe di colore kaki, camicia nera, basco, e fregi della "doppia M" della G.N.R. sulla fibbia del cinturone di pelle e sul bavero.
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