EXCALIBUR 4 - giugno 1998
nello Speciale...

Lapidi e preghiere

La battaglia di El Alamein (23 ottobre - 4 novembre 1942).
«Fra le sabbie non più deserte son qui di presidio per l'eternità i ragazzi della "Folgore": fior fiore di un popolo e d'un esercito in armi. Caduti per una idea, senza rimpianto, onorati nel ricordo dello stesso nemico, essi additano agli Italiani, nella buona e nella avversa fortuna, il cammino dell'onore e della gloria. Viandante, arrestati e riverisci. Dio degli eserciti, accogli gli spiriti di questi ragazzi in quell'angolo di cielo che riserbi ai martiri e agli eroi».

Lapide dettata da Alberto Bechi Luserna e apposta nel Cimitero Militare Italiano di Quota 33 presso El Alamein.
Preghiera del paracadutista.
Eterno immenso Iddio, che creasti gli eterni spazi e ne misurasti le misteriose profondità, guarda benigno a noi, Paracadutisti d'Italia, che nell'adempimento del nostro dovere, balzando dai nostri apparecchi, ci lanciamo nella vastità dei cieli.
Manda l'Arcangelo San Michele a nostro custode: guida e proteggi l'ardimentoso volo.
Come nebbia al sole, davanti a noi siano dissipati i nostri nemici.
Candida come la seta del nostro paracadute sia sempre la nostra fede e indomito il coraggio.
La nostra giovane vita è Tua o Signore!
Se è scritto che cadiamo, sia! Ma da ogni goccia del nostro sangue sgorgano gagliardi figli e fratelli innumeri, orgogliosi del nostro passato, sempre degni del nostro immancabile avvenire.
Benedici, o Signore, la nostra Patria, le nostre Famiglie, i nostri Cari! Per loro, nell'alba e nel tramonto, sempre la nostra vita! E per noi, o Signore, il Tuo glorificante sorriso.
Così sia.
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VICO SAN LUCIFERO