EXCALIBUR 6 - novembre 1998
in questo numero

L'angolo dei libri - Julius Evola, "Rivolta contro il mondo moderno"

di Nicola Spanu
Nell'opera "Rivolta contro il mondo moderno", Julius Evola espone gli elementi fondamentali della dottrina tradizionale, che egli pone a base del suo pensiero e della sua visione del mondo, dando luogo parallelamente a una trattazione della storia dell'umanità partendo proprio da un punto di vista specificatamente tradizionale; egli infatti rifiuta la concezione lineare della storia, posta a base del pensiero evoluzionista e progressista (per cui l'uomo si troverebbe in uno stato di continua evoluzione), adottando invece una concezione ciclica di questa (che egli trae dagli antichi testi delle singole tradizioni esaminate), per cui l'umanità da un epoca felice in cui avrebbe vissuto in continuo contatto con il trascendente, sarebbe involuta sempre più, il metro di tale involuzione essendo precipuamente rappresentato da una sempre minore possibilità dell'uomo di avere contatto con la dimensione del Sacro e del Sovramondano.
Evola, in ragione di tale concezione di fondo, struttura il suo libro su una dicotomia fondamentale: quella fra mondo della tradizione (che illustra in tutti i suoi aspetti, dalla composizione dello stato e della società, dal ruolo dell'uomo e della donna all'interno di essa, fino alla concezione della legge, dell'azione della vita e della morte, del sacro, ecc.) e il mondo moderno visto appunto in contrapposizione con il primo.
Tale opera, oltre ad aprire nuovi orizzonti nel campo dell'indagine storica, testimonia che già negli anni trenta (il libro uscì nel 1934 in Italia e nel 1935 in Germania) era stata bandita una rivolta contro la civiltà attuale che va molto oltre, per la profondità e l'importanza dei valori che la animarono, le varie "contestazioni" tanto in voga negli anni sessanta e in alcuni casi ancora oggi.
L'opera, quindi, si rivolge a un pubblico molto vasto, sia a coloro i quali vogliano punti di riferimento veramente certi per informare la propria vita o eventualmente la propria lotta politica, sia a quelli che desiderino guardare la storia dell'uomo da un punto diverso da quello costantemente propinatoci dalla storiografia oggi dominante di impostazione progressista.
Rileviamo inoltre che, sebbene a volte l'utilizzo di concetti filosofici possa affaticare la lettura da parte di chi è digiuno di tale disciplina, comunque lo stile chiaro e limpido di Evola, accompagnato da un minimo sforzo da parte del lettore, può sicuramente aiutare alla completa comprensione di questi.
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