EXCALIBUR 8 - febbraio 1999
in questo numero

Pensieri: filo di nota

di Guido Buzzati
«Il bello è relativo del bene» - Guido Reale.
«Un'analisi degli stipendi ha rilevato che i belli guadagnano di più» - Daniel Hamermech.
Un mondo nel quale chiunque può esprimere il proprio parere, dove tutti possono dire il contrario di tutto, a proposito di ogni argomento (dalla Morte alla bioetica, dal "senso del tragico" alla politica) è uno stagno di figuri dimezzati, siano essi prìncipi, visconti o girini.
A pensarci bene, ha la democrazia come logica conseguenza.
Ciò che un tempo faceva esclamare indignato al filosofo Manlio Sgalambro «Io solo esisto [...] non ho mai pensato di vedere un uomo nel mio tabaccaio» oggi non ha più alcun senso. Ogni tabaccaio, ora, asserisce sicuro il suo "io penso".
Quando ogni idea è relativa è irrilevante, e la persona - dal latino persona, maschera, cioè unica e inimitabile - perde il suo valore distintivo per arrivare a valere quanto un'altra.
Lasciate almeno che altri, gli ultimi criteri di selezione, fossero pure quelli estetici - fossero pure le raccomandazioni! - rimangano a distinguerci, a identificarci, a nominarci. Si aprano le porte delle discriminazioni: è l'unica speranza che ci resta per rimanere unici.
Per il nostro bene, urliamo forte: «abbasso l'uguaglianza. Evviva i belli!».
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VICO SAN LUCIFERO