EXCALIBUR 23 - dic. 2000 / gen. 2001
in questo numero

Cari amici vicini e lontani...

Critica alla gestione regionale di A.N., coi vertici spesso lontani dalle realtà locali e dalla "base"

di Elio Fanni
Forse in pochi, nel popolo di Alleanza Nazionale, hanno prestato attenzione a un articolo apparso ne "L'Unione Sarda" di domenica 8 ottobre 2000, dall'intrigante titolo «Strappo a destra: no ai diktat di Cagliari». L'articolo riportava una nota ufficiale rilasciata dai rappresentanti del Polo di Carbonia e dai loro alleati in vista delle prossime amministrative comunali nel centro sulcitano.
Nella nota Salvatore Murgia per Forza Italia, Pierpaolo Scanu per Alleanza Nazionale, Giampaolo Cirronis per i Riformatori Sardi, Efisio Piras per i Cattolici Democratici Sardi, Franco Auteri per l'U.d.R. e Giampaolo Puddu per i Sardistas, solennemente dichiarano: «Pur riconoscendoci nei rispettivi partiti ribadiamo la nostra piena autonomia decisionale nella scelta delle alleanze, degli uomini e del progetto politico da proporre alla città». In modo inequivocabile i partiti del centrodestra di Carbonia decideranno alleanze, candidature e programmi in assoluta autonomia senza accettare imposizioni da Cagliari.
Forse gli amici di Carbonia hanno tratto preziose indicazioni dalle esperienze dei cugini iglesienti di Alleanza Nazionale, che, per rispettare il diktat dei massimi vertici cagliaritani, nel '97 furono costretti a rompere l'alleanza con Mauro Pili e persero l'occasione di una sicura vittoria, e dopo due anni, sempre per le illuminate imposizioni cagliaritane, "strapersero" le elezioni scomparendo dalla scena politica cittadina.
Nel commentare la nota, il cronista ipotizza che i leaders del centrodestra di Carbonia si dolgano del fatto che i loro vertici regionali non darebbero abbastanza spazio ai rappresentanti del territorio negli Enti strumentali della Regione.
Letto in chiave di A.N. quest'ultima considerazione mi ha fatto ricordare la felice ed elegante espressione di un molto autorevole nostro rappresentante nelle istituzioni, che, nella foga della campagna elettorale per le ultime elezioni regionali, ebbe ad affermare che, dopo la vittoria, A.N. avrebbe avuto «più poltrone che culi per coprirle».
Pensammo, allora, a una volgare goliardata e non a un criterio di valutazione anatomica di così basso profilo per l'assegnazione di Enti regionali seppure inutili o dannosi. Ma il dubbio ancora ci assale!!! E ci assale ancora di più quando sentiamo che nel Consiglio di Amministrazione di questo o di quell'Ente è stato nominato il signor "pinco pallino" vicino ad A.N.. Ma a questo punto dubbi non ce ne sono più: pinco pallino non è mai stato iscritto nel M.S.I. né in A.N., non ha mai frequentato le nostre sezioni né i nostri circoli, ma ha magari militato in partiti che erano nostri viscerali nemici, e, spesso, non ha nessuna competenza delle problematiche dell'Ente che deve amministrare.
E allora mi ritorna in mente la celebre apertura radiofonica e televisiva di Nunzio Filogamo, «cari amici vicini e lontani», e penso a questi nuovi... "vicini", così vicini ai nostri vertici regionali, ma tanto lontani dai nostri circoli, dalle nostre battaglie e dai nostri ideali.
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