EXCALIBUR 25 - marzo 2001
in questo numero

Falsi storici e facce di bronzo

di Giorgio Usai
Questa vicenda merita un commento, soprattutto perché ha delle implicazioni pratiche di grande interesse.
Come è ben noto, la scelta del libro di testo nelle scuole medie di ogni grado è solamente teorica: tutti i libri di testo (di storia, di letteratura italiana, ecc.), infatti, sono impostati su una univoca interpretazione storica, quella marxista, e quindi va a farsi benedire (o fottere, se così vi piace) la sbandierata "libertà di insegnamento" (?) da parte degli (ex) comunisti del P.C.I.-P.d.S.-D.S., i quali - e in questo meritano davvero la nostra ammirazione e rispetto - agiscono con una colossale faccia di bronzo, unita a una formidabile propaganda che spazia da tutti gli organi di stampa (da "Famiglia Cristiana" - sic! - al "Manifesto") a tutte le tv, da quella pubblica a quelle private, comprese quelle dello stolido Cavaliere di Arcore.
In realtà in quei libri di testo "obbligatori" (perché non esiste scelta alternativa!) non è tanto l'interpretazione storico-filosofica da cambiare (la quale, essendo un'interpretazione, è allo stesso tempo valida e discutibile), quanto la presenza di numerosi falsi storici, cioè di fatti, episodi stravolti, taciuti, modificati, inventati in modo da sostenere le interpretazioni di cui sopra, e così di far quadrare i conti.
Qualche esempio: Katyn, le foibe, Via Rasella. E le implicazioni? Eccole...
Agli (ex) comunisti P.C.I.-P.d.S.-D.S. e ai loro lacchè non interessano gli aspetti ideali - per dir così - della vicenda (cosa che sarebbe rispettabile), ma il riflesso pratico e cioè il perpetuarsi di quella consuetudine politica tutta democristiana della spartizione del potere, che vedeva e vede la presenza imposta di numerosi personaggi di area P.C.I.-P.d.S.-D.S. in tutti i livelli dell'amministrazione pubblica (e non solo), negli Enti mangiasoldi, nei vari carrozzoni della ricerca e anche nell'Università.
La potenza di questi personaggi di "area" è tale che - vinca o perda le elezioni la loro coalizione politica - essi restano avvinghiati nei loro posti, imperturbabili e inossidabili, pronti a strillare come aquile se solo l'avversario politico osa pensare di sostituirli, come sarebbe suo diritto.
La riprova di questo l'abbiamo avuta il giorno 8 novembre a Monserrato, durante una riunione informale tra colleghi interessati a certi piani di ricerca.
Un collega, infatti, ha ironizzato sull'operato dell'attuale Assessore regionale Pittalis, che avrebbe «agito effettuando nomine politiche di lottizzazione».
L'egregio collega, dotato evidentemente della faccia di bronzo di cui sopra, dimenticava che tutta la sua carriera accademica è avvenuta al riparo della tessera del P.C.I. (come quella di tanti altri colleghi) e dimenticava le 700 (settecento!) nomine politiche operate dal precedente Presidente della Giunta regionale, il dottor Palomba (non sappiamo se tra queste persone siano da comprendere parenti e amici). Ma tant'è... E questo modo di agire sembra purtroppo pagante, come quello del Presidente Amato che accusa di stalinismo (!?) proprio coloro che questo stalinismo vorrebbero cancellare dai libri di Storia!
tutti i numeri di EXCALIBUR
VICO SAN LUCIFERO