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SPECIALE
L'ultima frontiera dell'onore - I Sardi a Salò

Pubblicato il libro di Angelo Abis

Il 20 maggio a Sassari, presso la libreria "Max88", in Via Asproni 26, alle ore 19,00 e il 21 maggio a Cagliari, presso la sala convegni del Lazzaretto, in Via San Lucifero, alle ore 18, sarà presentato il volume "L'ultima frontiera dell'onore - I Sardi a Salò", pubblicato per i tipi della Dora Markus di Sassari, scritto dal nostro Angelo Abis.
Qui di seguito riportiamo un commento dell'editore Paolo Buzzanca
"L'ultima frontiera dell'onore - I sardi a Salò" è un libro autenticamente fascista non perché racconti fatti e vite di personaggi della Repubblica Sociale Italiana (quei fatti e quelle vite possono raccontarsi in cento modi diversi), ma perché coglie e sa esprimere la consapevolezza di un'esperienza totalizzante, che non concede mediazioni né con gli altri, né con la propria coscienza.
Il fascismo, certo non tutto, ma in maniera assoluta quello della Repubblica Sociale, è l'equivalente della non violenza di Ghandi, o della Resistenza, una cosa che ti costringe a vincere o morire; e lo scontro fra la tua ragione e quella degli altri si può risolvere esclusivamente con l'uso delle armi che hai scelto di mettere in campo.
Di fronte a questa esperienza totalizzante, noi abbiamo usato giudizi inflessibili, irrazionali e unilaterali, tanto che abbiamo condannato con ogni nostra energia le stragi di Marzabotto o delle Fosse Ardeatine, mentre la nostra coscienza non è stata scossa più di tanto dai bombardamenti di Dresda o dalle bombe atomiche sulla popolazione civile giapponese.
Pertanto per chi ha compiuto questa scelta estrema, che non ha coinvolto frange minoritarie o piccoli gruppi di ideologi, come, per intenderci, le Brigate Rosse, ma tanta parte del popolo italiano, per tutte queste persone, dico, che nella vita privata non avrebbero torto un capello a nessuno, non c'è stata una parola di comprensione, anzi si è preteso di sostituire un giudizio morale al giudizio politico, identificando il fascismo con il Male.
Il libro di Abis ha il pregio di ridare umanità ai personaggi della Repubblica Sociale, presentandoceli per quello che sono, prima di tutto soldati, ma anche intellettuali, poeti, scrittori, politici, funzionari dello Stato, uomini e donne straordinari che parlano lo stesso linguaggio dei loro nemici partigiani.
Le parole patria, onore, libertà, tradimento, non hanno avuto mai significati più labili e contraddittori, né mai le coscienze sono state più combattute, né i gesti più efferati.
Perciò, per chi come me si riconosce pienamente nei valori di quelli che la Repubblica di Salò hanno combattuto, con tutti i limiti che a tanti anni di distanza questa scelta di campo può avere, questo libro rappresenta un severo invito alla riflessione, a giudicare le singole persone e non l'insieme amorfo delle masse.
Questo libro, a mio avviso, aiuta anche a diffidare delle ideologie prima di tutto perché certe esperienze è bene non ripeterle, poi perché Angelo Abis è una voce fuori dal coro.
Il suo lavoro dimostra che in Italia è facile testimoniare la verità, anche se è una verità partigiana, scomoda e spiacevole. La verità, da noi, si potrebbe seminare in abbondanza, solo che ci fossero uomini disposti a coltivarla: Perché questi uomini manchino, è altro discorso.

Paolo Buzzanca