EXCALIBUR 63 - gennaio 2011
in questo numero

La legge è uguale per tutti... per tutti gli altri

La continuazione della politica con altri mezzi

di Ernesto Curreli
Silvio Berlusconi è sempre più sotto assedio
Il caso Ruby, la giovane Marocchina invischiata in una storia sconveniente, per la sua virulenza sembra capace di creare seri problemi a Silvio Berlusconi, accusato dai media e dai giudici di aver offeso la morale e di aver commesso reati di concussione e di sfruttamento della prostituzione minorile.
L'agguato della magistratura e il conseguente linciaggio mediatico erano nell'aria.
Ricordate le dichiarazioni minacciose di D'Alema e Fini, quando preannunciavano terremoti giudiziari in capo al premier? «Dimettiti», intimavano, prima che ti si rovesci addosso il mondo.
Sapevano qualcosa? Forse no, forse immaginavano che la magistratura militante non avrebbe mollato la presa neanche davanti alla camera da letto del premier. Così è stato. Amen.
Però questa vicenda, per alcuni versi, potrebbe ritorcersi contro i fustigatori, i moralisti, che in rigoroso plurale hanno "case, famiglie e amanti", contro i "garantisti", che innalzano lodi al "baluardo democratico della magistratura", come se questa lo fosse davvero.
Se lo fosse, avrebbe evitato alcune cosette e ne avrebbe invece perseguito delle altre. Ad esempio avrebbe evitato di intercettare con accanimento, da circa un anno e ben prima che avesse "notizia di reato", le conversazioni di alcune decine di ragazzotte in cerca di notorietà e di gente danarosa e simpatica. Non solo perché questo dispendio di denaro pubblico sarebbe stato più proficuo se fosse stato destinato a intercettare conversazioni di criminali e non di poveracce.
Sembrerebbe che abbiano intercettato anche conversazioni di deputati, il che è proibito. Per giungere poi a cosa? Dalle prime repliche delle inquisite sembra che l'indagine sia destinata a sgonfiarsi: Sabina Began, attrice di origini tedesche finita nel torchio per il caso D'Addario, ha fatto dichiarazioni pesanti: «I magistrati volevano che firmassi una deposizione falsa. Ho urlato e pianto, dicendo che non avrei firmato una dichiarazione che mi si estorceva: volevano che dicessi che Berlusconi aveva avuto rapporti con alcune ragazze».
Ruby Rubacuori, la principale protagonista dell'indagine perché all'epoca minorenne, ha giurato di non essere mai stata toccata nemmeno con un dito dal premier. Tra le lacrime, ha poi raccontato la sua storia di bimbetta strappata troppo presto da parenti all'innocenza infantile.
Che da più di un decennio ci sia un accanimento giudiziario verso il premier lo sanno tutti e tutti vedono i due pesi utilizzati. Ci sono personaggi politici che in carriera hanno commesso reati di ogni genere, ci sono stati pesanti condizionamenti verso le istituzioni pubbliche, si conoscono ruberie e molti reati sono addirittura documentati. La legge a parole è uguale per tutti, ma solo se riguarda gli "altri", gli avversari politici.
Nessuno sa cosa accadrà nello scenario politico, ma già da Google sappiamo che ci sono più di seicento pagine di intercettazioni che saranno diffuse per mesi con uno stillicidio micidiale che certamente non rimarrà senza conseguenze per Berlusconi e il centrodestra. Il clero sembra deciso a lanciare una campagna di moralizzazione e anche questo avrà un peso tra gli elettori.
Una cosa però è certa: se il premier, e con lui il centrodestra, dovessero cadere, la sinistra non avrà vinto sul terreno politico. Se si arriverà alle elezioni, la nausea di queste insopportabili notizie "di reato" avrà preso un po' tutti e molti rideranno, increduli, delle improbabili doti amatorie di un settantacinquenne. Al momento del voto forse molti si domanderanno se sia il caso di mandare a Palazzo Chigi personaggi che da Bersani passano attraverso Casini e Fini per arrivare a Vendola.
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