EXCALIBUR 64 - marzo 2011
in questo numero

I "padroni" del tempo

La nascita di una "società incessante"

di Donatella D'Addante
... cogli l'attimo, ricordati di vivere...
Il "tempo", concetto denso di fascino e dotato di tanto mistero, è un elemento importante dal punto di vista sociale, a causa dei suoi condizionamenti. Infatti è, insieme ad altre prospettive, un'istituzione sociale e culturale.
Il rapporto tempo-società sembra destinato a suscitare un crescente interesse nella riflessione sociologica attuale e dei prossimi anni, in modo particolare per la percezione collettiva riferita alla sua scarsità e per la sua organizzazione sociale.
Difatti si pensa in termini di quotidianità; quindi la settimana è un elemento importantissimo, ed è sostanzialmente un'invenzione artificiale delle società, che troviamo, tra l'altro, in moltissime culture. La settimana è un esempio interessante, perché probabilmente alla sua origine vi è l'osservazione di scansioni naturali (i quattro cicli lunari, il mese lunare diviso in quattro parti) che si sono perse nell'uso, nei secoli, e soprattutto si è creato ex novo l'aspetto del giorno topico, che per gli Ebrei era ed è tuttora il Shabath (il sabato), nel mondo cristiano la domenica, mentre il venerdì nel mondo musulmano.
Oltre alla settimana, è l'orologio a rappresentare un altro importante esempio del rapporto fra natura e cultura che l'uomo e i sistemi sociali hanno costituito. Strumento che ha cambiato veramente il corso della storia, rappresenta un intervento artificiale dell'uomo sul tempo, che tende a separare il tempo della vita quotidiana, attraverso l'alternanza di giorno e notte, da quello che è un tempo astratto. C'è poi un altro aspetto rivalutato oggi dalla cronobiologia, questa scienza recentissima che ha ripreso a considerare gli esseri viventi, in particolare gli esseri umani, come degli organismi biologici che sono anche degli "orologi biologici"; ci sono dei ritmi circadiani, che si ripetono ogni 24 ore circa, a cui il nostro organismo è soggetto. Degli indicatori molto precisi della loro esistenza sono certi disagi a cui andiamo incontro quando siamo indotti a non tenerne conto, per esigenze della nostra vita sociale ed economica, come nel lavoro notturno.
Vi sono poi alcuni sociologi, in particolare negli Stati Uniti, che sostengono la prospettiva di una società "incessante", cioè di una società permanentemente attiva, dove tutte le organizzazioni economiche, sociali e civili, funzionano continuativamente, 24 ore al giorno e 365 giorni all'anno, con la conseguenza di richiedere, sia pure con una logica di turni, una prestazione lavorativa a tutti i membri del sistema.
Ma vi sono dei problemi molto importanti e interessanti a questo riguardo. Infatti, un conto è, per esempio, una società dove tutto sia funzionante, tutti i negozi siano aperti senza nessuna limitazione (la società americana è, in parte, su questa strada) e un altro conto è, invece, una società in cui certe scansioni temporali vengono marcate, per assegnare a certe fasce temporali l'astensione generalizzata dall'attività professionale lavorativa.
Perciò, mentre sapere chi fosse il padrone del tempo in altre epoche e culture era semplice, oggi la situazione è più complicata, perché ci troviamo di fronte a una molteplicità di agenzie, di grandi organizzazioni e istituzioni come l'azienda, la scuola, la pubblica amministrazione e così via.
Il tempo rimane ancora un grande elemento coordinatore dell'attività umana e sociale nella nostra società. Un esempio lampante è la televisione, che stabilisce delle scansioni temporali con gli appuntamenti giornalieri, importanti per tantissime persone, come il telegiornale delle venti in Francia, ma anche in Italia, che diventa perciò un regolatore di tempo, cioè un sincronizzatore dei comportamenti temporali di moltissimi attori, così come lo possono essere alcune telenovelas, certi appuntamenti settimanali o determinati eventi che riguardano sport, seguiti a livello di massa.
Il problema oggi è di capire chi regola il tempo attraverso questa rete molto complessa e varia e, nonostante sia studiato e analizzato sotto vari aspetti, il tempo resta sempre ornato da un alone di mistero.
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