Gli indignados protestano in tutto il mondo

Il 13 maggio 2012, gli "Indignados" hanno occupato le piazze delle maggiori città occidentali. Madrid, Londra, Roma, Vancouver, New York, Brasilia hanno visto la protesta di migliaia di giovani contro il sistema economico mondiale.
Nel mirino le banche, le caste politico-economiche, la globalizzazione deregolata, la probabile scomparsa dei sistemi del welfare, il precariato, l'assenza di democrazia e di futuro per le nuove generazioni.
«¿Democracia dònde estàs?», «dov'è la democrazia?», gridano i ragazzi.
Ce lo domandiamo anche noi. Se lo chiediamo ai politici europei che ci governano, sicuramente risponderanno che in Occidente si trova ovunque.
Vogliono intendere che la "democrazia" è quel sistema che consente a una piccola casta di neo feudatari di governare al di là del senso comune e della volontà popolare manifesta.
Nella democrazia italiana, per esempio, è vietato per norma costituzionale affidare al popolo, nemmeno per referendum perché inammissibili, quesiti concernenti la politica fiscale, la politica estera, la politica di difesa. Perciò, malgrado le proteste e i suicidi, dobbiamo continuare a tenerci un sistema fiscale medievale di strozzinaggio, continuiamo a mandare soldati in tutto il globo in missioni costosissime e senza senso, continuiamo a "godere" dei benefici europei senza che nessun Italiano sia mai stato chiamato a esprimersi in proposito.