EXCALIBUR 76 - febbraio 2014
in questo numero

Si riparte!!!

Le nostre voci: differenti ma con un unico sentimento

di Roberto Aledda
Alcuni momenti delle nostre manifestazioni
Il 24 gennaio 2014 l'Associazione Vico San Lucifero si è riunita per dibattere sulle imminenti elezioni regionali.
La domanda era: «La destra è presente nelle prossime elezioni regionali?».
Ha introdotto l'incontro lo scrivente in qualità di nuovo presidente dell'Associazione, che ha ricordato le motivazioni per cui gli ex militanti dei movimenti giovanili di destra si sono riuniti, dal 1997, nell'Associazione Vsl.
Vico San Lucifero, storica sede dei movimenti giovanili definiti "neofascisti" degli anni '70, è stata anche una scuola di vita per tanti giovani, sostenuti dall'esempio e dalla dirittura morale dell'indimenticabile Tonino Meloni, scomparso lo scorso mese all'età di 90 anni, di Paolo Camedda e Peppino Articolo, che sono stati, e ancora oggi lo sono, punto di riferimento di tante generazioni di ex giovani militanti.
Oggi, ha affermato lo scrivente, non ci sono più bandiere, simboli di partito, leader per cui combattere, ma la propria coerenza per valori di cui i Camerati dell'Associazione vanno fieri.
Quindi... "bisogna ripartire da noi", dai soci fondatori, ma aprendo le porte dell'Associazione a tutti coloro che si riconoscono nei suoi princìpi (elencati nel sito www.vicosanlucifero.it) e ha ricordato che intende promuovere le iniziative di Vsl attraverso un maggiore condivisione delle iniziative da parte dei soci.
Anche Toto Sirigu, nuovo direttore politico di Excalibur, ha invitato i Soci di Vsl a una maggiore partecipazione nella redazione del periodico, incentivandone la passione per la scrittura sui più svariati temi da sviluppare nel periodico, e ha introdotto il dibattito.
Il primo intervento e' stato di Efisio Agus, segretario dell'Associazione e direttore responsabile di Excalibur, che è andato subito al cuore del problema, la dispersione delle forze di destra nei partiti, auspicando l'unificazione almeno tra la Destra, a cui è iscritto, e Fratelli d'Italia.
Sono poi seguiti gli interventi dei vari soci: Paolo Truzzu, candidato di punta di Fratelli d'Italia alle regionali, che ha ricordato le motivazioni ideali che lo portarono, nel 1991, ad aderire al Fronte della Gioventù. Truzzu crede che ci sia l'esigenza di riuscire a trasformare, da parte della destra, i valori universali in azioni concrete e che una forza politica di destra debba avere la capacità di sviluppare un'etica pubblica da parte dei suoi rappresentanti nelle istituzioni, ricordando l'esempio della nobile figura di Enrico Endrich.
Angelo Abis ha affermato che i valori, le proposte e le idee dei partiti politici sono simili, ma che la politica italiana dipende dalle qualità di tre personaggi: Grillo, Renzi e Berlusconi, e ritiene che il voto di preferenza alle elezioni regionali è condizionato non tanto da una scelta politica ragionata, quanto dalla conoscenza o dall'interesse personale nei confronti del singolo candidato.
Emilio Belli ha ricordato e rivendicato le conquiste essenziali del Fascismo e ha auspicato che si ridia "anima" a quanto unisce tante generazioni di uomini di destra, il cosiddetto "idem sentire".
Alessandro Lisini, in relazione all'interrogativo tema dell'incontro, concordando con quanto affermato da Truzzu riguardo i valori di riferimento della destra, ha fatto notare che tali valori sono presenti anche in Forza Italia, grazie alla presenza di numerosi ex dirigenti di A.N. capeggiati da Gasparri e Matteoli.
Mauro Plazza ha fatto un forte richiamo alle tematiche sociali tradizionali della destra, delle quali non sente più parlare: la socializzazione, la difesa dei più poveri, che sono stati tra i cavalli di battaglia del Msi e che ritiene siano state dimenticate.
Sergio Ghisu ha ritrovato nell'associazione Vsl i valori della sua vecchia militanza giovanile in una comunità dove ha ritenuto che non siano mai stati messi in discussione.
Franco Sanna invece ha lamentato che nell'incontro in corso ci sia un'aria di rassegnazione riguardo l'attuale situazione politica, troppo rilassamento, che ci sia poca voglia di confrontarsi.
Paolo Camedda ha ricordato le origini di Vico San Lucifero, sede dei movimenti giovanili a Cagliari negli anni '60 e '70, e ha notato che il vecchio sentimento di cameratismo si sta ricreando anche all'interno dell'Associazione. Poi Camedda, nell'analisi delle moderne tecniche di comunicazione, ritiene che il loro difetto sia la mancanza di rapporti diretti e ha invitato i giovani a ritrovare il modo di fare politica tra la gente andando nel territorio, e non solo attraverso i social network.
Ennio Pusceddu ha concordato con Franco Sanna sulla mancanza di stimoli da parte dell'ambiente di destra nel dibattere di politica e ha denunciato tra le cause del malessere sociale l'oppressione della burocrazia e della corruzione politica.
Salvatore Deidda ha perorato la causa del partito di cui è dirigente, Fratelli d'Italia, al fine di combattere anche contro un nemico infido rappresentato dall'Europa delle banche e dei grandi potentati.
Secondo Roberto Cocco il male dei movimenti della destra continua a essere il "ducismo", perché anche se teoricamente nei movimenti di destra ci sia la volontà di unirsi per aver maggiore forza, non ci si mette d'accordo perché ognuno vuole comandare sugli altri.
Giovanni Merello ha ricordato la forte motivazione anticomunista che lo portò a iscriversi al Msi e si ritrova nella Associazione Vsl con gli stessi valori del passato.
Giorgio Milia, presidente uscente di Vsl, ha affermato di credere che i partiti di destra (An), pur avendo avuto in mano per tanto tempo posti di potere, non sono stati in grado di gestirlo nell'interesse della comunità. Secondo Milia «la destra è caduta, ma si deve rialzare come sempre ha saputo fare».
Infine Toto Sirigu ha chiuso l'incontro evidenziando positivamente lo spirito di partecipazione dei presenti e la qualità degli interventi, ritenendo sia stato da stimolo anche per lui, considerando che è tornato alla politica attiva grazie all'entusiasmo che gli hanno infuso i nuovi giovani militanti di destra, un entusiasmo contagioso che lo ha riportato all'azione dopo un lungo periodo di inattività.
tutti i numeri di EXCALIBUR
VICO SAN LUCIFERO