EXCALIBUR 96 - febbraio 2017
in questo numero

Da Mediterranea a Fusaro, passando per Scianca e la Siria

Il 2016 si chiude con importanti iniziative culturali tra Cagliari e Carbonia

di Vittorio Susinno
Sopra: a Carbonia Vittorio Susinno intervista Angelo Abis sul sardo-fascismo e all'Hotel Cesar's di Cagliari Fatima Jeroudiah e Ouday Ramadan parlano della Siria
Sotto: alla Villa Muscas di Cagliari Adriano Scianca presenta il suo libro "Lidentirà del sacro. Dei, popoli e luoghi al tempo della Grande Sostituzione" e alla Mediateca comunale il condirettore de "L'Unione Sarda" Roberto Casu intervista il filosofo Diego Fusaro
Cagliari, 15 gennaio - È passato poco più di un mese e mezzo da Mediterranea Volume II, festa regionale di CasaPound Sardegna, eppure in questo breve periodo si sono condensati importanti appuntamenti culturali nel sud dell'isola che valgono una preparazione base più che valida specialmente per i giovani che si accostano a quella che viene definita ancora oggi l'"area".

Si è partiti la mattina del 27 novembre da Monte Sirai, a Carbonia, per conoscere la dea Tanit e il rapporto che i suoi veneratori cartaginesi instaurarono con gli autoctoni che già popolavano il Sulcis nel VI secolo a.C.: storia delle origini opposta al sincretismo globalizzante e uniformante d'accatto che oggi tenta di giustificare l'invasione immigratoria strumentalizzando persino le colonizzazioni puniche della Sardegna in tema identitario (come fatto dalla delegata del Presidente della Regione alle questioni migratorie Angela Quaquero alla conferenza "Sardegna terra d'accoglienza" del maggio 2016: «gli immigrati che vengono in Sardegna sono portatori di identità anche per noi»).
Nel pomeriggio dello stesso giorno abbiamo avuto il piacere di ascoltare Angelo Abis in una conferenza tenutasi in forma d'intervista: obiettivo far conoscere i protagonisti sardi che dedicarono la propria vita all'ideale fascista. Date, nomi, luoghi, aneddoti, Abis ha fornito un quadro completo su ogni argomento trattato: dal fenomeno del Sardo-fascismo alla "legge del miliardo", dalle opere futuriste del Pattarozzi all'inno della R.S.I. che il Cagliaritano Ennio Porrino stava componendo nel 1944; temi diversi affrontati con la stessa precisione che ha fatto esclamare a qualcuno l'epiteto di "enciclopedia vivente" in riferimento al relatore. Nel corso della manifestazione è stato dedicato spazio anche all'arte razionalista che in Sardegna ha plasmato città come Mussolinia, Fertilia e, ovviamente, Carbonia (dove si è tenuto l'intero evento) con una mostra allestita in piazza Roma. I lavori di Mediterranea si sono conclusi con l'inaugurazione della sede locale di CasaPound in Via Arsia, 100.
Una settimana dopo è stata la volta di Adriano Scianca a Cagliari, direttore del quotidiano online Il Primato Nazionale e responsabile della cultura di CasaPound invitato da Riscossa Europea a presentare la sua ultima fatica letteraria: "l'identità sacra - Dèi, popoli e luoghi al tempo della grande sostituzione". Nella sala gremita di Villa Muscas è andata in scena un'analisi radiografica delle basi ideologiche e culturali su cui poggia il mantra dell'accoglienza: ce n'è stato per l'intellettualismo inquisitorio di sinistra, per la Chiesa di Bergoglio e per il Boldrinismo come entità a sé stante, ma Scianca è andato oltre, individuando ciò che ha definito "nesso di civiltà" di un popolo con la propria terra attraverso lo studio di importanti simboli della storia/tradizione mediterranea ed europea come il dio Giano bifronte e il suo tempio dal doppio ingresso, la dea Vesta e il focolare, il mito ateniese dell'autoctonia e la figura ancestrale del "Genius Loci". C'è stato spazio anche per analizzare il rapporto dei Sardi con l'odierna invasione migratoria, i 4 attentati contro i centri d'accoglienza dell'isola e le sparate di Pigliaru sull'argomento.
Il 16 dicembre, sempre su invito di Riscossa Europea, è stato il turno di Diego Fusaro, giovane filosofo etichettato come "rosso-bruno" a causa della sua valutazione di Giovanni Gentile come «più grande filosofo italiano del '900», pur definendosi egli un marxista. Alla Mediateca il condirettore dell'Unione Sarda, Roberto Casu, lo ha intervistato sui temi d'attualità in uno schema politico duale che, ininterrotto nell'ora e mezza dell'evento, ha fatto capo ad Antonio Gramsci ed Ezra Pound: ne è risultato un interessante intreccio di posizioni apparentemente opposte che finiscono per convergere nella trasformazione di un confronto politico "orizzontale" (destra-sinistra) in uno "verticale" (capitale-popolo); bella conferenza, poi, però, scaduta in alcuni scivoloni imbarazzanti come quello in cui le commemorazioni delle foibe sono state lette dal filosofo torinese in chiave anticomunista ed equiparate all'antifascismo che con le minacce di morte del febbraio 2014 impedì proprio a lui di recarsi a CasaPound per tenere una conferenza su Marx.
Infine, il 17 dicembre si è svolta presso l'Hotel Cesar's di Cagliari un'interessantissima conferenza sulla Siria tenuta dalla giornalista sarda Alessandra Mulas, dalla conduttrice della Tv araba siriana Fatima Jeroudiah e da Ouaday Rmadan: indelebile rimarrà l'atteggiamento fiero, commosso ma composto e sereno di Fatima che prima di prendere la parola ha voluto far ascoltare alla platea l'inno nazionale siriano. Tra smascheramenti di "fake news", notizie sull'embargo siriano, aggiornamenti dai fronti caldi della guerra come Aleppo e Palmira e testimonianze della politica sociale e laica del regime, la conferenza ha demolito bugia dopo bugia l'immagine negativa che i media occidentali forniscono pedissequamente della Siria di Bashar Al Assad: illuminante.
In definitiva, il 2016 si è concluso con una serie di iniziative formative che ha consentito, soprattutto ai partecipanti più giovani, di elaborare un percorso di crescita culturale basato sul confronto di diverse fonti dirette affermate nel campo della storia, della filosofia e del giornalismo che viene spesso pregiudicato nelle sedi istituzionali come scuola e università.
Una chiusura dell'anno che speriamo possa avere piantato quel seme fondamentale nella crescita politica e umana delle nuove leve che è la curiosità, dal quale può nascere la passione per la conoscenza capace di contagiare sempre più giovani dispersi nell'era dello sradicamento territoriale e ideale. Questo l'augurio per il nuovo anno!
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