Excalibur verde

Riflessivi ma non permissivi

Occorre riannodare le nostre file

di Toto Sirigu
Il momento delle scelte: propositivi o remissivi?
Ci sono tante situazioni in generale che un movimento politico dovrebbe analizzare compiutamente.
L'Italia affronterà una tornata elettorale che non si vedeva da tanto tempo. Vi ricordate... Roma, dodici novembre 2011, ore 21,42, palazzo del Quirinale: Silvio Berlusconi non è più il presidente del Consiglio. Una legislatura politica interrotta per far posto a una serie di governi tecnici e addirittura al renzismo con esiti non proprio rassicuranti. Non solo, in questo frangente senza urne, è cresciuto ma si è pure impelagato il Movimento Cinque Stelle; ora stancamente cerca la meta del prossimo consulto popolare.
Nel campo del centrodestra c'è ancora Silvio e nel settore destro ci sono le destre. In quest'ultimo caso spicca Fratelli d'Italia, che dopo aver abbandonato ogni riferimento ad Alleanza Nazionale, cerca di far risorgere la più autentica e antica fiamma tricolore, seppur depurata dal riferimento partitico al glorioso Msi.
Non manca la preparazione alla battaglia parlamentare di CasaPound e nemmeno quella di Forza Nuova. Tutti a chiedere un voto, per quale Italia?
Bella domanda. Non sottovalutiamo però i partiti politici. Dopo l'abbuffata anti ideologica e personalistica che ha spazzato via non solo le strutture organizzative dei partiti ma anche molte idee, ora tutti ricominciano a riflettere: le parole d'ordine sono organizzazione e idee forti su cui puntare.
Questo a destra come a sinistra, al centro come alle estreme. Quindi possiamo dire, benedetta riflessione grazie di essere tornata.
Soprattutto nel nostro ambiente di riferimento comunitario questo significa riprendere il discorso interrotto a danno di tanti simpatizzanti, rimasti per anni disorientati. E allora viva la riflessione sul ruolo della destra politica in Italia, sul suo intento di riscattare intere fasce di popolazione inglobate dalla asfissiante globalizzazione dei mercati, sulla sua volontà di reprimere con durezza i reati, sul suo progetto di ridestare attenzione, con politiche sociali mirate, alla famiglia composta da un uomo, una donna e dai figli, sulla volontà di affermare che in modo naturale si deve dichiarare la prevalenza della cultura della vita su quella della morte (vedi aborto e eutanasia), sulla necessità di costruire un progetto europeo alternativo a quello assemblato in questi anni dalle banche, alle multinazionali e dai loro lacchè di turno (i vari esponenti politici con cariche in Europa), sulla capacità di far rispettare i confini nazionali nei confronti di milioni di persone che tentano la fortuna, invano per i più, nel nostro mondo. Insomma c'è del pane per i denti della persona che voglia cimentarsi nuovamente o per la prima volta con la militanza politica "a destra", con la possibilità di lottare per gli antichi ideali, che, rinnovandosi nel tempo, è come se subissero un positivo effetto lucidante.
È naturale che da questa riflessione, di gamma così ampia, debbano emergere delle linee chiare, non però semplicistiche, di indirizzo generale per una efficace lotta politica. Altrimenti, se la riflessione si fa sterile e barbosa prevarranno anche inconsciamente linee politiche remissive ovvero frutto dell'imposizione altrui.
Buon Natale e buone feste!