EXCALIBUR 125 - febbraio 2021
in questo numero

La creazione di un Cardinale

Un evento eccezionale per la chiesa sarda

di Antonello Angioni
cardinali in Sardegna: da Gregorio VII a Francesco
Cardinali in Sardegna: da Gregorio VII a Francesco
La berretta cardinalizia in Sardegna ha costituito un evento assai raro. Infatti, in duemila anni di storia della Chiesa, i cardinali sardi sono stati solo sette. Il primo di essi, creato dal pontefice Gregorio VII col titolo di Santa Prassede, è stato Benedetto Cao. Su di lui si hanno poche notizie storicamente fondate. Nato a Cagliari agli inizi dell'XI secolo, venne condotto dal padre Anastasio a Roma, dove iniziò a frequentare la Corte pontificia, facendosi apprezzare per la sua cultura e le grandi doti cristiane, e dove morì nel 1087.
Per avere un secondo cardinale, la Sardegna dovette attendere circa sette secoli, vale a dire sino al 1724, allorché il domenicano Agostino Pipia, nato a Seneghe nel 1660, venne creato cardinale da Benedetto XIII. Pipia, di umili origini, fu un personaggio di primo piano: conclusi gli studi e ordinato sacerdote a Palma di Maiorca, dopo alcuni anni d'insegnamento si trasferì a Roma come professore di fisica dell'Università. A Roma resse il prestigioso convento di Santa Maria sopra Minerva, vicino al Pantheon, e divenne teologo della Biblioteca Casanatense.
In seguito Pipia fu nominato consultore del Santo Uffizio e poi segretario della Congregazione dell'Indice dei libri proibiti. Nel 1721 venne eletto ministro generale del suo Ordine e, con l'autorevolezza che gli derivava da tale carica, nel 1724 convinse il cardinale Vincenzo Maria Orsini, anch'egli domenicano, ad accettare la tiara. Questi, diventato papa (col nome di Benedetto XIII), ricambiò l'interessamento dell'amico creandolo cardinale e vescovo di Osimo il 20 dicembre 1724.
L'anno successivo Pipia prese parte al Consiglio Lateranense e conobbe il marchese d'Ormea, abilissimo diplomatico piemontese impegnato presso la Corte pontificia a dirimere un complesso contenzioso tra la Curia e il nuovo Re di Sardegna Vittorio Amedeo II di Savoia. Dal buon rapporto tra i due ebbe origine la designazione di Pipia a curare, in nome del Re, alcuni aspetti della delicata controversia. Grazie a lui si concluse, con esito positivo, la non facile trattativa tra la Santa Sede e il Regno di Sardegna. Dopo di che, Pipia poté continuare gli amati studi teologici a Roma, dove morì nel 1730.
Nel 1803 la berretta cardinalizia venne attribuita da papa Pio VII all'arcivescovo di Cagliari Diego Gregorio Cadello dei marchesi di San Sperate (Cagliari 1735-1807). Lo stesso, dopo essersi laureato in legge, si fece sacerdote. Nominato canonico capitolare, ricoprì numerosi e delicati incarichi. Nel 1798, quando monsignor Melano partì dalla Sardegna, venne nominato arcivescovo. Quindi, durante il viceregno di Carlo Felice, di cui fu amico, si adoperò per il riscatto dei Carlofortini, che erano stati condotti schiavi a Tunisi poco tempo prima. Cadello è autore di diversi scritti di natura prevalentemente religiosa.
Sempre nell'Ottocento, venne creato cardinale Luigi Amat di San Filippo (Sinnai 1796 - Roma 1878). Entrato giovanissimo nella diplomazia pontificia, nel 1827 venne nominato arcivescovo di Nicea e inviato come nunzio apostolico a Napoli.
Dopo qualche anno, rientrato a Roma, venne inviato come nunzio a Madrid. Nel 1837 fu creato cardinale dal pontefice Gregorio XVI col titolo di Santa Maria in Via. Amat dimostrò grande equilibrio e ottime capacità nell'affrontare le difficili tensioni politiche e sociali del tempo e si fece ben volere dalle popolazioni. Vicino alle posizioni di Pio IX, nel 1847 a Bologna difese le aspirazioni nazionali anche durante l'occupazione austriaca. Nel 1853 venne nominato "Cancelliere di Santa Romana Chiesa" e, in seguito, "Decano del Sacro Collegio".
Dopo Amat, la Sardegna dovette attendere agli albori del XXI secolo per avere un altro cardinale (il quinto della breve serie). La prestigiosa titolatura doveva andare, nel 2001, a monsignor Mario Francesco Pompedda (Ozieri 1929 - Roma 2006). Laureato in giurisprudenza e in teologia, entrò nella carriera della magistratura vaticana. Dopo aver ricoperto per anni l'incarico di docente di diritto canonico presso l'Università Gregoriana, divenne presidente del Tribunale della Sacra Rota di Roma e, nel 1999, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Nel 1997 Pompedda venne nominato arcivescovo di Bisarcio e nel concistoro del 21 febbraio 2001 creato cardinale da Giovanni Paolo II. Uomo di profonda cultura, ha lasciato una vasta serie di studi di diritto canonico.
È stato invece papa Francesco, il 14 febbraio 2015, a creare cardinale di Santa Romana Chiesa monsignor Luigi De Magistris (Cagliari 1926 - vivente). De Magistris è l'ultimogenito dei sei figli del famoso medico cagliaritano Edmondo De Magistris e di Agnese Ballero. Uno dei suoi fratelli, Paolo, è stato più volte sindaco di Cagliari. Educato alla musica, all'opera, alla pittura e ai libri, conseguì la laurea in filosofia nell'Università di Cagliari. Successivamente si iscrisse presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore e venne ordinato sacerdote il 12 aprile 1952 presso la Cattedrale di Cagliari. L'anno seguente conseguì la laurea in filosofia.
Inizialmente, De Magistris esercitò il suo ministero in diverse parrocchie cittadine per poi lavorare nel Tribunale Ecclesiastico Diocesano e in quello Regionale. In seguito è stato chiamato dal cardinale Alfredo Ottaviani a Roma per ricoprire vari uffici: in particolare ha lavorato presso il Sant'Uffizio per la Dottrina della Fede e nella Segreteria di Stato. Nel 1979 venne nominato reggente della Penitenzieria Apostolica della Santa Sede. Nel 1996 papa Giovanni Paolo II lo elevò alla dignità episcopale assegnandogli la sede di Novara. È stato anche membro della Congregazione delle Cause dei Santi e della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei".
L'ultimo, in ordine di tempo, a ricevere la berretta cardinalizia è stato Angelo Becciu (Pattada 1948 - vivente). Divenuto sacerdote nel 1972, dopo la laurea in diritto canonico, è entrato nella diplomazia vaticana. In tale veste, nel corso degli anni, ha lavorato presso le nunziature della Repubblica Centroafricana, della Nuova Zelanda, della Liberia, dell'Inghilterra, della Francia e degli Stati Uniti. Nel 2001, è stato nominato da papa Giovanni Paolo II vescovo dell'Angola e di São Tomé e Príncipe.
Nel 2011, Benedetto XVI lo ha nominato sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato, incarico confermato da Papa Francesco nel 2013. Il 26 maggio 2018 è stato nominato prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel Concistoro del 28 giugno 2018, è stato creato cardinale da Papa Francesco. Il 24 settembre 2020 il pontefice ha accolto la sua rinuncia all'incarico di prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e ai diritti e alle prerogative del cardinalato: in pratica Becciu ha conservato il titolo di cardinale ma è cessato da ogni incarico nella Curia romana e ha perso il diritto di entrare in un futuro conclave. Tali dimissioni si ricollegano allo scandalo dell'acquisto di un immobile di lusso a Londra, in relazione al quale le indagini sono tuttora in corso.
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