EXCALIBUR 125 - febbraio 2021
in questo numero

Alle origini del coronavirus

Cause sconosciute, meno conosciute e tenute nascoste delle pandemie virali

di Carlo Rossetti
mercato di animali vivi: una bomba virale
Mercato di animali vivi: una bomba virale
Migliaia di morti gravano sulle nostre coscienze senza perdono: l'ondata epidemica era stata prevista da anni dai Centri specializzati internazionali.
Il dibattito sul Covid s'è soffermato, in particolare, sulle terapie, le vittime, l'estensione del contagio e, soprattutto, sulle questioni politiche che le ondate dell'epidemia aprono. Il problema delle cause del virus, le origini, è rimasto nell'ombra.
Ed è sorprendente perché la Sars ha una lunga storia e i Centri di sorveglianza delle epidemie la conoscono bene. Fin dal 2002 hanno avvertito che la Sars si sarebbe ripresentata in forma violenta e molto più estesa, ben più pericolosa della crisi del 2002.
Anch'essa partita dalla Cina e giunta fino al Canada. Quella volta fu contenuta prima che diventasse una pandemia. Come fa notare il "British Medical Journal", l'apparizione del virus è sempre inestricabilmente legata all'organizzazione sociale, al contesto ecologico e alle sue trasformazioni. E anche al riscaldamento della temperatura. A Wuhan è costantemente molto alta, con valori simili a quella della pianura Padana. La città è una delle fonti delle crisi epidemiche in Cina.
Dunque la storia non è nuova. L'aspetto più interessante, fa notare il "Britih Journal of Medicine", è che le crisi di Sars precedenti, e quindi l'origine dei virus, appaiono legate ai sistemi di produzione e di organizzazione del mercato e al trattamento degli animali: polli, suini, le carni bovine.
Il Bjm ha anticipato anche l'arrivo della sindrome della mucca pazza, che causa il deterioramento delle cellule cerebrali. Le nuove leggi, chieste da Margaret Thatcher, consentivano di alimentare gli animali con sostanze già trattate chimicamente, modificando quindi l'alimentazione naturale e inserendo, nel ciclo alimentare, un veleno mortale. Si ha, certo, il passaggio del virus da un animale all'uomo. Ma, nel caso della mucca pazza, è generato e alimentato dalla pratica umana.
È inutile ricordare che le vittime sono migliaia. Ma le cause della crisi non sono state discusse. Mettono in questione il mondo della produzione e del commercio, fortissimi interessi organizzati, in grado di reagire muovendo i mezzi della comunicazione di massa con le belle immagini campestri e le bistecche salutari.
Anche nel caso di Wuhan la storia è simile. La città, il suo mercato, l'Istituto di Virologia, sono stati dipinti come un mondo a sé che si nutre di pipistrelli e pangolini, dai quali far discendere il Covid-19. Wuhan è un centro commerciale internazionale. l'Istituto di Virologia è un luogo ove si fanno esperimenti per il trattamento degli animali, perfino sul colore delle carni.
Il commercio dei polli e delle uova provenienti dalla Cina è molto attivo. Il commercio globale può essere un "superspreader", in seguito alle trasformazioni apportate con trattamenti chimici della merce, spesso segreti.
Il Delaware, negli Stati Uniti, è una delle aree più colpite dal Covid ed è specializzato nel trattamento delle carni. Le grandi fabbriche ove, ad esempio, i polli arrivano e sono spennati, squartati, fatti a pezzi sono centri di altissima intossicazione. Spesso a danno di un personale non protetto che lavora in nero.
Una situazione simile alla pianura Padana, dove altissima è stata l'ondata infettiva. Il Delaware, lo stato di Mr. Biden, è una tragedia nella tragedia americana. Occorre un nuovo sistema di sorveglianza del trattamento chimico degli animali e delle reti del commercio per ridurne l'inquinamento e controllare la moltiplicazione dei virus.
Vi è un altro aspetto drammatico che bisogna segnalare. L'uso degli oppiacei appare collegato all'infezione del Covid-19, Sars. La tossicodipendenza è una pandemia e incide sulla salute pubblica, sula trasmissione del virus, anche di chi non ricorra agli stupefacenti, e apre le porte al suo ingresso nella società. Ricerche interessanti sono in corso nel settore.
Infine, giova ribadire che una pandemia può rovesciare uno stato se non dispone delle attrezzature mediche, delle protezioni, della competenza necessarie per far fronte all'ondata e di un piano di sicurezza accuratamente studiato e sperimentato e aggiornato: è il piano pandemico che serve a delimitare l'infezione, ridurre i danni e salvaguardare l'apparato produttivo e commerciale e, in definitiva, lo stato nazionale e la vita dei cittadini.
In Cina, durante la crisi del 2002, avevano già predisposto un sistema metodico del tracciamento dei canali del virus che avremmo potuto impiegare immediatamente in Italia. Di questa debolezza traggono vantaggio potenze che capiscono che il virus è un'arma devastante.
Una guerra che uccide, disarticola le istituzioni, il sistema, ma conserva intatto il patrimonio.
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