EXCALIBUR 139 - aprile 2022
in questo numero

Le ideologie atlantista, europeista ed euroasiatica

Parte I - ideologia Atlantista

di Franco Di Giovanni
il mondo 'occidentale'
Il mondo "occidentale"
Attualmente si parla, a torto o a ragione, di possibile "terza guerra mondiale".
Senza la minima idea di schierarsi e mantenendo, quindi, un punto di vista neutro, vedremo le idee e le ragioni di ognuno dei tre grandi contendenti.
Iniziamo quindi con gli atlantisti, fautori, cioè, dell'alleanza atlantica, che ha avuto un ruolo importante sia nel mantenimento che nel cambiamento dello status quo durante gli anni della guerra fredda.
Essi rappresentano, idealmente, la democrazia liberale, il cui fondamento era una parte della civiltà del plurimillenario impero romano, di cui gli Inglesi prima e gli Statunitensi poi si consideravano i continuatori moderni (basti vedere alcune opere di storia e saggistica politica di Winston Churchill, la cui vastità era tale, ma che rimase incompiuta). Essa considerava i nordamericani continuatori di tale opera, in una sorta di civilizzazione ideale del mondo colonizzato a trazione anglo-statunitense. Un mondo considerato, a ragione, dai popoli sottomessi "imperialista".
La fase propriamente anglosassone si è conclusa con la trasformazione dell'impero britannico in Commonwealth delle nazioni o la totale indipendenza di esse dall'ex impero, cedendo il passo alla politica estera di dominio degli Stati Uniti, supportata da un supposto diritto di dover esportare il sistema propagandato dalla Casa Bianca. Un sistema, di fatto, funzionale alla loro economia interna.
Tuttavia, questa politica non prendeva in considerazione quell'ex blocco sovietico (in alcuni casi ancora di stampo stalinista), che andava a riorganizzarsi all'indomani dello scioglimento dell'Urss, ovvero quella che era stata la seconda potenza mondiale, cambiando semplicemente forma politica per adeguarsi ai nuovi tempi.
Da una parte di quel blocco sopraccitato, nasce questa nuova superpotenza che si sta riorganizzando per estendersi nuovamente.
Essa è idealmente condotta dalla Federazione Russa, continuativamente governata da Vladimir Putin, la cui ideologia andremo a vedere nel dettaglio nel secondo di questi tre articoli, poiché, attualmente, rappresenta anch'esso un unicum a livello mondiale e sarà utile a delineare globalmente le politiche interne ed estere che verranno via via a formarsi con chiarezza con il progredire dell'attuale situazione.
Essa sarà, infatti, una sintesi dello scontro valoriale portato avanti, anche con crudo e spietato realismo politico, da tutte le parti coinvolte e che verranno analizzate.
Inoltre, analizzeremo l'importanza e la necessità, per la classe politica coinvolta, di avere la forza materiale per poter realizzare i suoi propositi, anche in quello che attualmente è un vero e proprio assetto di guerra; per poi, successivamente, cercare di capire a quali interessi economici risponde questo problematico irrigidimento delle rispettive posizioni.
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