EXCALIBUR 139 - aprile 2022
in questo numero

La Russia ci ha dichiarato paese ostile

L'incredibile leggerezza con cui l'Italia sta affrontando il conflitto russo-ucraino

di Giovanni Ferrari
la decisione di Putin
La decisione di Putin
Qualche giorno dopo l'inizio delle operazioni militari in Ucraina (non si tratta di invasione o guerra), la Russia, a seguito delle sanzioni inflittale dall'Unione Europea e dagli Usa, ci ha dichiarato "paese ostile". Purtroppo la determinazione è stata tardiva: ci avevano pensato già i nostri politici a dichiarare l'Italia paese ostile.
La Russia non sa o dimentica che l'Italia è il paese dell'"uno vale uno", dei banchi a rotelle, dei milioni di mascherine chirurgiche acquistate dalla Cina non conformi alla normativa EU e pertanto inutilizzabili e potrei continuare per una decina di pagine a elencare una serie di simili nefandezze messe in atto dai nostri governanti per danneggiare o impoverire l'Italia.
Al Generale De Gaulle, alla fine del secondo conflitto mondiale, fu chiesto se riteneva l'Italia un paese povero; rispose (e si badi che la nostra classe politica dell'epoca era di ben altro spessore rispetto all'attuale) che l'Italia non era un paese povero ma un povero paese. Zitto e porta a casa.
La Francia, che non ci ama (largamente ricambiata), ha sempre cercato di farci del male con il sorriso e delicatamente, ma di farci del male, spesso letteralmente fottendoci (eppure a sentir parlare i Francesi non si coglie il senso di tanta virilità).
Dalla rimozione, omicidio compreso, di Gheddafi, che con l'Italia aveva stretto patti in materia di rifornimenti di gas e petrolio, alla costruzione di impianti nucleari a pochi chilometri dai nostri confini (i nostri Verdi o pseudoecologisti hanno sempre avversato la risorsa nucleare, ma se fosse accaduto un incidente in una centrale di Mentone credete che ne saremmo restati immuni?), dall'accoglienza di terroristi assassini nostrani, trattandoli come intellettuali incompresi, alla tragedia di Ustica dove, a sentire l'emerito defunto Presidente Cossiga, ebbero un ruolo da protagonisti, per concludere con lo sconfinamento della Gendarmerie in quel di Bardonecchia, tanto per fare attività di polizia (incredibile ma vero!) e potrei continuare per un po'.
L'ultima mossa della Francia in ordine di tempo, anche a nostro discapito, è la dissociazione di Macron dalle dichiarazioni di Biden, che ha definito Putin un macellaio. Il franzoso (come direbbe Monicelli) si è precipitato a chiamare Putin, dichiarandogli tutta la stima e la considerazione della Francia (magari viene buono a guerra finita).
Noi, l'Italia intendo, ci siamo appiattiti sulle posizioni americane, senza un minimo di strategia geopolitica, senza pensare al dopo, a quando la guerra... ops... l'operazione militare, sarà conclusa.
Le fake impazzano dall'una e dall'altra parte e nulla voglio dire delle seppur minime ragioni della Russia, anche perché verrei subito tacciato di essere un putiniano.
La ragione, come spesso accade, sta nel mezzo, ma dirlo viene considerato inopportuno, imprudente, non conveniente.
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