EXCALIBUR 15 - dic. 1999 / gen. 2000
in questo numero

Grazie, Stato...

Lettera aperta al cittadino italiano

di Andrea Curreli
Caro Europeo o Italiano che dir si voglia,
sono il tuo Stato e vorrei chiederti perché provi tanto rancore nei miei confronti. Io faccio tante cose per te, ad esempio tutelo la tua vita, Non dirmi che non è vero... ogni sabato ti permetto di sballarti completamente il cervello con ecstasy e fumo e tu ti permetti di lamentarti per il casco obbligatorio? No, non è un paradosso il fatto che ti permetta di spaccarti il fegato con due pastiglie, ma non la testa cadendo dal motorino. È tutto per il tuo bene!!!
Prima di lasciarti vorrei ricordarti che puoi rubare quasi quanto vuoi, tanto la polizia arriva sempre troppo tardi e poi d'altronde Io per primo la malretribuisco. Naturalmente non ti azzardare a salutare romanamente, altrimenti mi vedrò costretto a farti recapitare a casa alle due del mattino due simpatici signori, ugualmente malretribuiti, ma dotati di un efficientissimo mandato di perquisizione. Tu mi capisci... la democrazia va tutelata sempre e comunque! Dimenticavo... non bruciarti tutto il cervello il sabato sera, perché il tuo voto e i tuoi contributi mi servono sempre. Ora cerca pure un lavoro che non ti darò, Io veglio su di te.

Con disinteressato affetto,
il tuo democratico Stato.
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VICO SAN LUCIFERO