EXCALIBUR 23 - dic. 2000 / gen. 2001
in questo numero

Lettere e opinioni

Lo spazio dei lettori

della Redazione
I burattini vadano al teatrino!
Mi dispiace di dover intervenire, per la verità abbastanza raramente, quasi sempre per esprimere una voce "contro", probabilmente non condivisa dai più, stavolta a proposito della cena organizzata per la ricorrenza della Marcia su Roma.
In una pagina dello scorso numero, viene definita come "allegra e goliardica"... A parte il fatto che non sono molto d'accordo che una ricorrenza storica debba essere vissuta in un clima "allegro" e "goliardico", sono ancora meno d'accordo che questa ricorrenza, come ho detto a un amico, debba essere trasformata, per colpa di alcuni, soliti burattini, in una triste esibizione da basso teatrino, nella quale, per giunta, gli attori sono, a mio modesto parere, di infima qualità.
Dico questo senza preoccuparmi di esser definito "finto duro e puro", perché chi mi conosce sa bene che non lo sono...

Fausto Caboni

Sulla faziosità dei testi scolastici.
Era ora che il problema della faziosità dei testi scolastici venisse posto con tale forza da Alleanza Nazionale. Era giunto il momento, anche perché da più di quattro anni Azione Studentesca aveva posto il problema senza mai riscuotere grandi successi. Questa volta invece, grazie all'intervento di Fabio Rampelli, Capogruppo in Consiglio Regionale di A.N., siamo riusciti a distruggere il muro di omertà che imponeva una verità di parte.
Senza ombra di dubbio, la Commissione proposta dalla Regione Lazio non è lo strumento essenziale per risolvere il problema, ma va riconosciuto che l'atto della Regione ha favorito un confronto fra visioni diverse della storiografia ufficiale. La forza delle nostre posizioni, purtroppo, non ha avuto però la giusta carica, perché non siamo riusciti a porre l'accento su fatti storici che per cinquant'anni sono rimasti solo nella memoria di tanti militanti missini e pochi altri.
Parlare di foibe va bene ma non basta, non possiamo fossilizzarci solo su quello, abbiamo la responsabilità di aprire una crepa nella storiografia "democratica". Alzare il tiro, far conoscere pagine di storia e riscrivere periodi fondamentali della nostra formazione culturale.
Un primo tentativo fu quello compiuto dal testo di Rino Camilleri, "Fregati dalla scuola", ma non basta, anzi è veramente poco, oggi dobbiamo fare di più; docenti, studenti e presidi che non la pensano come la sinistra vorrebbe devono portare testi, pubblicazioni e enciclopedie, per sbugiardare la storia... sinistra.
Inoltre è ora che il nostro Partito si organizzi per "imporre" a Case Editrici vicine la pubblicazione di un testo non allineato, e far sì che tale libro venga adottato dai docenti "nostri"; basti pensare che se solo 100 docenti di storia adottassero tale testo, almeno 2500 studenti comprerebbero il testo adottato che potrebbe bastare per coprire le spese di pubblicazione.
Ovviamente la proposta è solo un ipotesi, che indubbiamente deve coinvolgere il vertice del nostro Partito; per ora combattiamo per riscrivere la Storia senza omissioni e falsità.

Simone Spiga
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