EXCALIBUR 25 - marzo 2001
nello Speciale...

Il pensiero è cultura

Con la mozione di Fabio Rampelli, è stato finalmente affermato in sede istituzionale quello che la giovane destra ha sempre denunciato: il silenzio complice di autori ed editori. Un vero e proprio scempio culturale, a causa di mistificazioni, falsi storici e interpretazioni chiaramente faziose rilevabili in numerosi libri di testo.
Gli "storici" giustamente ci offrono una dettagliata e minuziosa descrizione dei crimini del "nazi-fascismo", e si sottolinea "giustamente" proprio perché le pagine tristi e buie delle nostra storia non possono essere offuscate e omesse. Peccato che il loro atteggiamento non sia lo stesso di fronte ai crimini compiuti dallo schieramento opposto.
Sui libri di testo è infatti impossibile trovare anche una sola parola sulle foibe, profonde gole naturali nel Carso, tristemente note per esser state la tomba di moltissimi uomini (tra cui donne e bambini) la cui unica colpa era quella di essere Italiani: colpevoli di questo crimine sono stati i partigiani comunisti di Tito. Ma allo stesso modo si sono condannate certe mistificazioni riguardo al "mito" della Resistenza, si è puntato il dito contro il "giustificazionismo" bieco e palesemente sofista di alcuni autori per quanto concerne il totalitarismo sovietico e l'ignominia dei gulag. Per non parlare del '900, dove la storia può (e purtroppo questo avviene non di rado) tramutarsi facilmente in propaganda politica.
Ma sotto il mirino di Azione Studentesca non c'è stata soltanto la storia, bensì anche altre discipline come la letteratura e la filosofia. Sono stati prodotti due dossier che raccolgono alcuni esempi di faziosità riscontrati nei libri di testo, che fungono da compendio delle questioni "incriminate". Per questo ci si oppone all'obbligatorietà dei libri di testo, vincolo per la libera formazione culturale dello studente.
Azione Studentesca chiede la libertà di scelta riguardo al "mezzo" sul quale studiare, in modo da garantire finalmente quel pluralismo basato sullo scambio di idee e interpretazioni, ovvero sul "confronto". Solo col "confronto-dibattito" lo studente può crearsi una sua cultura. Ed è per questa convinzione che Azione Studentesca continuerà la battaglia a favore del pluralismo culturale.
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