EXCALIBUR 48 - febbraio 2008
in questo numero

Don Renato da Sanluri

Le "marachelle" presidenziali del nostro governatore supremo

di Andrea Deiana
Renato Soru al mare
Don Renato da Sanluri, ti prego, facci la grazia.
Non ne possiamo davvero più della tua smania di protagonismo, tu che ti dichiari vittima del sistema in cui hai sguazzato allegramente e attinto a piene mani, il salvatore della patria, il cavaliere senza macchia e senza peccato. Il tutto condito da una serie imbarazzante di anomalie che troppo ricordano quella famigerata prima repubblica della quale ti proclami avversore. Eppure il conflitto di interessi è sotto gli occhi di tutti, ma ormai il sistema politico è talmente spudorato che l'evidenza non insospettisce più nessuno.
Allora comprare Villa Cuccureddus sul mare, nella splendida cornice di Villasimius, contestualmente abbattervi un intero bosco di 1500 alberi, essere per questo multato per oltre 24 mila euro dalla guardia forestale (quisquilie per un paperone come te) e poi in un mese farti approvare dalla tua giunta la tua legge salvacoste è roba che genera qualche sospetto.
Ma lasciando perdere la villetta, che di colpo grazie alla solita legge ad personam ha più che raddoppiato il valore, passiamo allo shopping nella Marina di Arbus, a Scivu e Funtanazza con annesso progetto per trasformare una colonia penale sul mare in hotel a cinque stelle.
Molti ricordano le origini delle tua discesa in politica, conseguenti alla sconfitta nella gara contro il tuo collega plurimilionario Tom Barrack per accaparrarti i prestigiosi alberghi della Costa Smeralda; non certo gli stazzi o le residenze agropastorali delle quali ti dichiari sostenitore per un nuovo turismo in Sardegna.
Per rimanere nel campo del turismo, ti inventi una legge populista, quale la cosiddetta tassa sul lusso, che dovrebbe risolvere gran parte dei problemi della Sardegna. Peccato che il saldo tra le uscite e le mancate entrate, rappresentate da tutti quei turisti che sceglieranno Corsica, Spagna e Grecia per i loro bagordi estivi, alla fine sarà rasente allo zero. Ma tanto figuriamoci se la Sardegna ha bisogno dei proventi del turismo: ne possiamo benissimo fare a meno dato che siamo una Regione ricca di tante altre risorse economiche, l'agricoltura e la pastorizia, per non parlare del polo industriale. Forse tra un po' saremo anche porto franco.
Disoccupazione poi, neanche a parlarne. Per quanto riguarda la preparazione delle giovani leve, ci ha pensato il bando del "Master and back": una bufala totale in cui i fondi sono talmente irrisori che solo qualche solito figlio di papà (o di politico) riesce ad attingervi.
Parlare dello scandalo della Satchi & Satchi poi sarebbe troppo facile per evidenziare come manovrare i milioni di euro della collettività sia un gioco da ragazzi per l'uomo più ricco della Sardegna, che non ha certo i problemi di noialtri di dover arrivare alla fine del mese.
Insomma, è la solita vecchia storia di chi predica bene. Santo subito, allora. Amen.
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VICO SAN LUCIFERO