EXCALIBUR 48 - febbraio 2008
nello Speciale...

Scusate Signora C.

Due dei redattori del periodico "La voce dei giovani", sopra Antonio Pigliaru, sotto Ugo Pirro, recentemente scomparso
Vorrei dare un consiglio a quella distinta signora C., dal profilo quasi greco, che veste spesso il bleu e va alle feste danzanti con un turbante di pelliccia alla Caterina di Russia.
La conoscete? È l'istituzione di tutte le feste e, per tutti i balli organizzati dagli Anglo-americani, si incarica della propaganda e del... reclutamento. Vorrei poterla avvicinare in una notte serena, stellata e senza vento, come quelle delle Hawaii. So che le piacciono tanto. Le siederei vicino, le sussurrerei qualche parola in Inglese, le offrirei una Old gold e le parlerei pressappoco così: lo so, distinta signora, che a voi viene affidato il lodevole delicatissimo incarico di... reclutare signorine di buona famiglia per le feste danzanti organizzate dagli alleati. Lo so, distinta signora dal profilo quasi greco, che disponete di una tecnica particolare nell'assolvere questo incarico. Non siete voi, insieme alla signora G.P. e qualche altra, una delle principali artefici della non ancora dimenticata... spedizione di Alghero?
Vengano le signorine, vengano almeno una volta! Gli Americani sono ragazzoni ingenui, pieni di brio, e gli Inglesi gentlemen compitissimi, le altre sono tutte stupidaggini della vecchia, balorda propaganda fascista. Che simpatici gli Americani quando bevono! Vengano, vengano almeno una volta! Non importa che siano ancora troppo giovani, o che non sappiano una parola di inglese. Voi, voi stessa sarete personalmente responsabile dell'integrità fisica e morale delle giovani che vi verranno affidate. Bisogna anche saper comprendere questi giovani che vivono migliaia di chilometri lontani dalle loro case. In fondo son venuti per liberarci!
Che magnifiche doti di balia asciutta possedete! Perché non sfruttate maggiormente queste vostre doti? Perché non... industrializzate queste vostre capacità? Industrializzatele, signora, industrializzatele!
Dopo la guerra potereste andare ad abitare fuori porta, in una casa rossa dalle finestre sempre chiuse, e alla quale si accede per un viottolo cosparso di fiori. La porta avrà uno spioncino a grata, un campanello di ottone, un amorino, e una scritta: "Pension pour femmes".
Voi siederete nel salotto principale, fumerete sigarette americane e dirigerete il traffico senza alzarvi, impartendo ordini a una cameriera anziana, brutta, vestita di nero, sdentata e dalla voce rauca. Ma le vostre più premurose attenzioni sa-ranno per dei signori attempati, con molto oro sparso sulle dita e sull'addome, ai quali racconterete la vostra storia, in parte inventata. Direte che Nadia è il vostro nome d'arte, vostra madre una contessa caduta in disgrazia... I signori attempati, con molto oro sparso sulle dita e sull'addome, ascolteranno per la centesima volta la stessa storia con immutato interesse e vi faranno delle domande. Voi li inter-romperete con un sorriso e sguardi significativi in direzione di una scala di legno, a chiocciola. Talvolta li accompagnerete voi stessa, e, per le scale, vi stringerete le gonne alle gambe più per tradizione che per pudore. Uscirete solo il venerdì per trovare signorinette inesperte alle quali parlerete dei signori attempati e con molto oro sparso sulle dita e sull'addome, come oggi parlate degli Americani...
Questo vi consiglio di fare, distinta signora, a voi e a quelle signore che, come voi, si assumono di questi incarichi.
È in fondo il vecchio, annoso problema delle competenze: è bene che anche in Italia a fare il calzolaio venga messo un calzolaio, che l'ingegnere faccia l'ingegnere, e anche voi facciate il vostro mestiere, distinta signora dal profilo quasi greco.
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