EXCALIBUR 50 - ottobre 2008
in questo numero

1998-2008: dieci anni di Excalibur

Un anniversario che ci inorgoglisce

di Roberto Aledda
Spesso le cose sembrano normali per chi è abituato a intendere la politica in un certo modo: un modo forse arcaico, forse arcaico perché disinteressato, forse perché impegnarsi disinteressatamente significa sacrificare il proprio tempo, sia quello "libero" che quello dedicato al lavoro, per un interesse che non sia il proprio, ma quello di una comunità e di un ideale per il quale è stata "normale" da giovani, la militanza politica.
È quindi sembrato normale, a Isabella, dotare l'Associazione Vico San Lucifero che stava nascendo, di un notiziario "interno" che trasferisse all'"esterno" del nostro piccolo mondo non solo le iniziative, ma le diverse idee di tanti "ex camerati" che si ritrovavano dopo tanti anni.
E non poteva non chiamare questo notiziario "Excalibur", nome che evocava miti, battaglie, sogni e spregiudicatezza.
È quindi sembrato normale, a un eterogeneo gruppo di ventenni, di cinquantenni e di sessantenni incontrarsi e fare le cose che - i più anziani - avevano fatto da giovani e mai si sarebbero sognati di rifare: sporcarsi le mani a piegare dei fogli inizialmente fotocopiati (ma in carta colorata...) e poi stampati nella più stretta economia, imbustarli, attaccare francobolli e etichette, smistare ecc. ecc.; procurare indirizzi, ma specialmente quattrini, sempre nel rigoroso imperativo di essere "indipendenti", di non avere "padrini": sono passati 10 anni, ma ci siamo sempre riusciti.
La storia di Excalibur, dei suoi 50 numeri, è su Internet - www.vicosanlucifero.it - grazie all'impegno di Fausto Caboni, splendido autodidatta informatico, che ha creato la grafica di Excalibur e lo ha portato nel web.

Da notiziario interno a rivista mensile.
La svolta è stata nel recuperare, attraverso il direttore della vecchia testata (anni '60) "Gioventù Nazionale" Efisio Agus, le condizioni per inviare Excalibur in abbonamento postale con notevole riduzione dei costi. Il risparmio ha permesso di stampare Excalibur in tipografia e si è passati da 200 numeri spediti a pochi intimi con affrancatura normale (e costosa) alle 1000 copie diffuse in tutta Italia.
Per un lungo periodo è stata rispettata la scadenza mensile e il sostegno di tanti abbonati ha permesso a Excalibur di rimanere indipendente economicamente.
I problemi sono giunti con l'eliminazione da parte delle Poste Italiane (Ministro Gasparri) delle agevolazioni per le pubblicazioni delle associazioni, che hanno maggiorato del 500% il costo della spedizione, ma si consentiva la pubblicità (prima non era concessa dalle norme).
Si è cercato di creare un mensile più "appetibile" dal punto di vista grafico, vista la possibilità di inserire la pubblicità, ma questo tentativo non è andato a buon fine. Per trovare pubblicità servono professionisti dell'editoria, e non dilettanti della politica e della cultura!
Abbiamo comunque ripreso il cammino, che continua...

La linea politica.
Non c'è mai stata. È stata la debolezza e la forza di Excalibur.
Nonostante si è gravitato intorno ad Alleanza Nazionale (e a quale partito altrimenti?) si è sempre stati abbastanza critici nei confronti della destra ufficiale, delle sue "svolte" e dei suoi "bagni purificatori".
Sono sempre stati affrontati tutti gli avvenimenti che hanno vista protagonista la destra (AN, e chi altrimenti?), ma il dibattito ha sempre visto clamorosamente assenti i maggiori dirigenti di A.N., dai quali Excalibur è sempre stato snobbato, non so se per pigrizia, per menefreghismo o per incapacità al confronto e alla discussione con il proprio ambiente politico.

La ricerca storico culturale.
Da qualche anno, e in particolar modo da quando il sottoscritto, dopo aver curato i primi trenta numeri ha passato la direzione ad Angelo Abis, è stato rafforzato l'aspetto culturale di Excalibur.
Anche se fin dai primi numeri le ricerche di Abis sui Sardi a Salò, che hanno portato all'organizzazione di un importante convegno e che vedranno presto alle stampe un libro dello stesso autore, hanno caratterizzato la nostra rivista nell'originalità di una ricerca storica mai affrontata da altri in Sardegna.
Gli "inserti speciali" di Excalibur non hanno approfondito solo queste tematiche: ricordiamo "Le donne nella Repubblica Sociale", il Futurismo, ma in particolare quello sulle Foibe del novembre 1998, curato da Isabella, dal quale è partita la raccolta di firme che ci ha portato tra i primi in Italia, come Associazione Vico San Lucifero, a dedicare una Piazza ai Martiri delle Foibe, e au una targa presso il Cimitero San Michele di Cagliari.
Se dieci anni fa la nascita di Excalibur è stata conseguente allo sviluppo dell'attività dell'Associazione Vico San Lucifero, oggi, con la ripresa di Excalibur, riprende vigore l'idea di "rifondare" l' Associazione Culturale "Vico San Lucifero", la cui attività è stata interrotta alcuni anni con la confluenza nell'Associazione "La Fiaccola", nel tentativo di riunire più associazioni dell'area cagliaritana sotto un unico simbolo.
Ripercorriamo la storia dell'Associazione Vico San Lucifero.

L'associazione culturale "Vico San Lucifero".
L'Associazione V.S.L. è nata dalla iniziativa di tre ex militanti della destra cagliaritana negli anni '70, Lino Rascunà, Isabella Luconi e il sottoscritto che, nel 1997, si sono trovati d'accordo nel tentativo di ricreare una condizione di incontro e di dibattito tra vecchi "camerati", con l'intento di ravvivarne il senso di appartenenza essendosi, in gran parte, allontanati dalla politica attiva.
Dopo i primi incontri a carattere conviviale, è scaturita l'esigenza di riattivarsi con iniziative mirate a rivalutare i valori e la cultura della destra, e quindi di organizzarsi in associazione culturale, con uno statuto, una dirigenza e degli obiettivi.
Le prime iniziative sono partite doverosamente dal ricordo dei nostri camerati conosciuti e sconosciuti che non ci sono più: da Manfredi Serra a Sergio Ramelli, per continuare affrontando tematiche più attuali su riforme, ambiente, senza perdere di vista la nostra memoria, i nostri valori e la nostra cultura (le iniziative dell'Associazione Vico San Lucifero sono elencate nel sito, www.vicosanlucifero.it.
La storia dell'associazione VSL è costellata da momenti di grande attivismo e fervore di iniziative, anche originali, e altri dove la stanchezza e i diversi impegni - anche politici - dei fondatori hanno prevalso e ne hanno ridotto nel tempo la capacità organizzativa fino a farla confluire, insieme ad altre associazioni, nell'Associazione La Fiaccola".
Nel rifondare l'Associazione spero che si possa ritrovare l'entusiasmo iniziale, facendo tesoro degli errori commessi a suo tempo, con l'auspicio che ognuno di noi si impegni non tanto nella testimonianza di un passato fatto di ricordi più o meno piacevoli, a volte distorti dal tempo, quanto nella coerenza dell'azione quotidiana: ricerca culturale, ma anche studio dell'ambiente e dei fenomeni sociali del nostro tempo; e che possa servire, specialmente ai più giovani, come riferimento di valori, quelli della destra, che nei nuovi scenari politici rischiano seriamente di andare del dimenticatoio.
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