EXCALIBUR 69 - maggio 2012
in questo numero

Chi controlla le agenzie di rating?

I grandi gruppi finanziari che controllano il mondo

di Maurizio Loche
Le agenzie di rating, con le loro "pagelle", dettano i tempi delle speculazioni finanziarie in tutto il mondo occidentale
Sono tre le principali agenzie di rating, ma controllano l' economia di tutto il mondo.
Declassano intere economie e i debiti di paesi sovrani, ma sono piene di conflitti d'interessi e corresponsabili di una crisi mondiale.
A me pare strano il fatto che si considerino dotate di poteri sovrannaturali. Sono state incapaci di vedere l'avvicinarsi della crisi americana dei sub-prime nel 2007, prodotti da loro dotati di tripla A, fino al giorno del loro crollo. Non sono riuscite a prevedere la crisi del debito sovrano della zona euro, come sottolinea il Fondo Monetario Internazionale, e neppure il fallimento della Lehman Brothers nel 2008.
Come mai non sono riuscite a prevedere le varie crisi? Che si sia rotta la sfera di cristallo o, piuttosto, certe prese di posizione, come credo, sono il frutto di strategie mirate?
Come al solito, per capire le cose bisogna sapere chi ci guadagna e, specialmente, chi le controlla. Vediamo di analizzarle in proporzione alla quota di mercato del settore rating.

Moody's Corporation - Fondata nel 1909, è presente in 26 paesi e ha circa 4.500 impiegati. Rappresenta il 40% della quota di mercato del settore rating. I proprietari di Moody's sono: Berckshire Hathaway Inc. (Warren E. Buffet), quota di mercato 12,80%, Capital World Investors (12,60%), The Vanguard Group Inc. (5,02%), Price (T. Rowe) Associates Inc. (5,95%), BlackRock Fund Advisors (3,68%), State Street Global Advisors (3,24%) e decine di altri investitori. Nota bene: Warren Buffet è un agente di Nataniel Charles Jacob Rothschild, uno degli uomini più influenti e più potenti della terra.

Standard & Poor's - Fondata nel 1860 è presente in 23 paesi e impiega circa 10.000 persone. Rappresenta il 39% della quota di mercato del settore rating. La sua sede principale si trova a New York.
La proprietà è di McGraw-Hill Companies Inc., il colosso delle comunicazioni, dell'editoria e delle costruzioni, presente in quasi tutti i settori economici. Il presidente di McGraw-Hill è Harold McGraw III, membro del Board of Directors della United Technologies (multinazionale statunitense dell'aviazione e armamenti) e membro del Committee on Directors Affairs della Conoco Phillips (colosso del petrolio ed energia).
Gli azionisti della McGraw-Hill sono: Capital World Investors (10,26%), The Vanguard Group Inc. (4,58%), BlackRock Fund Advisors (4,47%), State Street Global Advisors (4,25%), Oppenheimer Funds Inc. (4,04%), Jana Partners Llc (3,48%), e decine di altri investitori. Al primo posto tra gli azionisti di McGraw-Hill, figura il Capital World Investors, una delle più grandi società di gestione del risparmio Usa.
Oggi Capital è il primo azionista di McGraw Hill (il gruppo che controlla Standard & Poor's) e nello stesso tempo è anche il primo socio della concorrente Moody's.
Un altro affezionato alle agenzie di rating è il fondo americano State Street Corp. State Street, infatti, è il secondo azionista di McGraw Hill / Standard & Poor's e il settimo di Moody's. Gli azionisti di State Street Corporation sono: Barclays Plc, Citigroup Inc., General Electric Co., Invesco International Ltd., Northern Trust Corp., Putnam LLC, Vanguard Group.
Lo stesso dicasi per l'altro fondo Usa, BlackRock: è l'undicesimo socio di Moody's e il sesto della concorrente. Gli azionisti attuali di BlackRock Financial Management Inc. sono: Merrill Lynch & Co. (49,8%) e P.N.C. Financial Services Group Inc..
La banca d'investimento Merrill Lynch, dopo la crisi finanziaria e un periodo di forti perdite, è stata acquistata dalla Bank of America, i cui azionisti sono: Barclays Plc., Fmr Corporation, State Street Corporation, Axa, Putnam Llc, Vanguard Group, Capital Research & Management Inc. e pochi altri.
Se ci mettiamo a controllare, ci rendiamo conto che gli stessi azionisti dei gruppi bancari o dei fondi d'investimento controllano le agenzie di rating. Non è quindi strano che a Lisbona la magistratura abbia aperto un'inchiesta sulle agenzie di rating dopo la denuncia di alcuni professori che puntano il dito proprio sul fatto che i principali azionisti di Moody's e Standard & Poor's siano gli stessi grandi fondi americani. In pratica, i grandi fondi Usa sono da un lato gli investitori che utilizzano i rating per decidere quali obbligazioni comprare e dall'altro sono anche i "padroni" delle agenzie che stilano le pagelle.
Non male come conflitto d'interesse.
Ma tale conflitto è ancora più occulto e gravoso se pensiamo che oggi pochissime famiglie, come per esempio i Rothschild, sono in grado di controllare tutto quanto attraverso agenzie, società e agenti. Banchieri e agenti come Warren Buffet e George Soros, tanto per citare i più famosi, che servono la causa speculando a destra e a manca con i loro fondi miliardari. La strategia è sempre la stessa: Problema-Reazione-Soluzione. Accendono la miccia e scatenano le guerre nei vari paesi, per distruggere tutto quello che si può distruggere, per poi ricostruire, guadagnandoci sopra. Declassano i debiti nazionali, per poi specularci sopra e alla fine comprare aziende e società importanti con gli spiccioli. Ecco quello che è successo in Italia. Nel mese di agosto 1992, Standard & Poor's declassa il debito italiano e casualmente, a settembre, George Soros specula sterlina contro lira. Risultato? Svalutazione del 30% della lira e sua uscita dallo S.M.E. (mercato europeo).
In questa maniera i capitali anglo-statunitensi sono arrivati nel nostro Paese per comprare a prezzi stracciati aziende e società importanti per l'Italia: Iri, Enel, Ina, Eni, Cirio, ecc..
Il declassamento del debito italiano da parte di Standard & Poor's è stato la testa di ariete che ha permesso la speculazione spietata e criminale. Questo è il modo in cui vengono usate le agenzie di rating, tutte controllate dai soliti noti.

Fitch Ratings - Fondata nel 1913, è presente in 51 paesi e occupa circa 2.000 persone. Rappresenta il 16% della quota di mercato del settore rating. Le sedi principali si trovano a New York e Londra. È di proprietà di Fitch Group, i cui azionisti sono la francese Fimalac (60%) e Hearst Corporation (40%).

In conclusione, ritengo auspicabile, non solo per l'economia italiana, il ritorno a un trend inverso, più economia reale e meno virtuale o, quantomeno, prevedere dei meccanismi tali che possano scoraggiare eventuali speculazioni.
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