EXCALIBUR 81 - ottobre 2014
in questo numero

Lassù qualcuno ci legge

Intelletuali, poeti, artisti e storici della Sardegna non conformista nella biblioteca del Senato degli Stati Uniti

di Angelo Abis
Sopra: il palazzo Thomas Jefferson, sede della Library of Congress
Sotto: la sala di lettura della Lybrary of Congress
Il tutto ha avuto inizio il 1º agosto di quest'anno allorché l'amico Carlo Rossetti, docente universitario in pensione, Cagliaritano, con un passato che lo ha visto insegnare nelle università americane, inglesi, tedesche e in quella di Tel Aviv, mi invia la mail che qui trascrivo:

«Carissimo, se apri il link che invio, avrai una bella sorpresa, da Washington, dal Senato.
A presto

http://catalog.loc.gov/vwebv/search?searchArg=Angelo+abis&searchCode=GKEY%5E*&searchType=0&recCount=25&sk=en_US
»

Detto e fatto. Ecco quello che mi è apparso:

Il fascismo clandestino e l'epurazione in Sardegna: 1943-1946
Personal name - Abis, Angelo, 1942-
Main title - Il fascismo clandestino e l'epurazione in Sardegna: 1943-1946 / Angelo Abis
Published/Created - Cagliari: GIA, [2013?] Description - 193 p.; 21 cm
Links - Table of contents only http://www.loc.gov/catdir/toc/casalini12/13290223.pdf
[...]
Subjects - Fascism-Italy-Sardinia-History-20th century-Sardinia (Italy)-Politics and government-20th century
Notes - Includes bibliographical references (p. 187-193) and index


Ovviamente la cosa mi ha fatto piacere. Ma penso che ai lettori di Excalibur interessi sopratutto capire come e perché un libro "d'area" e con quel particolare contenuto sia stato acquistato in Sardegna da una biblioteca americana.
Ovviamente la cosa non riguarda solo il sottoscritto, ma di questo parleremo in seguito. Innanzitutto diciamo che la biblioteca del Senato Usa è la più grande del mondo con i suoi 128.000.000 di documenti, di cui 28.000.000 sono volumi.
Alla voce Sardegna compaiono 1.846 titoli di autori non solo Italiani, ma anche Spagnoli (sopratutto), Inglesi, Francesi e Tedeschi. Ma a ciò occorre aggiungere altre centinaia di volumi che riguardano autori o singoli personaggi sardi. Se poi andiamo a spulciare qualche voce specifica come, per esempio Fascism-Italy-Sardinia-History-20th century, vi troviamo quattro libri:

- Mezzadri, leggete il vostro giornale: antologia di "Brigata Mussolinia", 1934-1938 / a cura di Giovanni Murru; con un saggio di Leonardo Mura. 1998 - DG975.A6935 M49 1998 - Request in Jefferson or Adams Building Reading Rooms
- Resurgo: da Mussolinia ad Arborea: vicende e iconografia della bonifica / a cura di Giorgio Pellegrini. 2000 - DG975.A6935 R47 2000 - Request in Jefferson or Adams Building Reading Rooms
- Fascismo clandestino e l'epurazione in Sardegna: 1943-1946 / Angelo Abis. 2013 - DG975.S31 A25 2013 LANDOVR - Request in Jefferson or Adams Building Reading Rooms - STORED OFFSITE
- Tela del ragno: l'Ovra in Sardegna (1937-1943) / Alberto Vacca. 2011 - HV8214.S35 V33 2011 FT MEADE - Request in Jefferson or Adams Building Reading Rooms - STORED OFFSITE

Come si può notare, tre degli autori, ovvero Murru, Pellegrini e il sottoscritto sono riconducibili a una storiografia definita "revisionista" e in qualche modo orientata a destra. Ma anche Vacca, che pure simpatizza per la sinistra, ha prodotto un testo esemplare per corretezza scientifica, tanto da capovolgere i molti luoghi comuni sulla polizia fascista. Pressochè completa è, poi, la memorialistica dei Sardi che furono con Mussolini nella Repubblica Sociale: Stanis Ruinas (Vol. "Pioggia sulla Repubblica"), Ugo Manunta (Vol. "La caduta degli angeli"), il Gen. Gioacchino Solinas (Vol. "Granatieri di Sardegna nella difesa di Roma del settembre 1943"), Pasca Piredda ("Ufficio stampa e propaganda della X MAS- persone e vicende").
Non mancano neppure i grandi Sardi, del primo e del secondo novecento, oggi in qualche modo ignorati perché rei di simpatie e militanze col fascismo: Gavino Gabriel, Paolo Orano, Cipriano Efisio Oppo, Ennio Porrino, Gaetano Pattarozzi (di cui ricorre il centenario della nascita, evento, questo, volutamente ignorato dalle istituzioni e dalla stampa), Nicola Valle, Marcello Serra.
Giunti a questo punto qualcuno potrebbe obbiettare: «Tutto bene! Gli Americani leggono di tutto e di più sulla cultura sarda non conformista! Ma che c'entra Excalibur con la biblioteca, visto che lì non c'è?»
C'entra, c'entra! Si dà il caso, infatti, che nella biblioteca risultino ben 9 autori che hanno scritto articoli per Excalibur, articoli che in genere sono proiezioni delle loro loro opere che hanno trovato collocazione nella sala "Jefferson or Adms", nel piano terra della biblioteca. Oltre il sottoscritto sono presenti: Emilio Belli, il Gen. Nicolò Manca, Claudio Finzi, Maria Dolores Picciau, Giorgio Pellegrini (senza contare il Prof. Lorenzo Del Piano e la sorella Vittoria, che pur non avendo scritto su Excalibur, sono sempre stati vicino all'associazione "Vico San Lucifero"), tutti Sardi, l'editore Paolo Buzzanca, Siciliano, l'amico carissimo Francesco Fatica, Napoletano, e il compianto Daniele Lembo di Latina.
Non c'è male per una pubblicazione locale che va avanti tra mille dificoltà da oltre 16 anni.
A questo punto urge una risposta alla domanda: perché tutto questo interesse americano per la Sardegna?
Facciamo una premessa: la biblioteca del Senato è di fatto il punto di riferimento delle più importanti istituzioni pubbliche che operano o si confrontano all'estero (forze armate, Cia, Dipartimento di Stato, ecc.). Tradotto in soldoni, se il Dipartimento di Stato (Ministero degli Esteri) deve predisporre un documento su un determinato paese, nella biblioteca del Senato trova tutte le fonti possibili e immaginabili adatte alla bisogna. Ma per adempiere a questo compito la biblioteca non agisce da sola. La affianca una istituzione: la "Congressional research service", che provvede all'acquisto dei libri in tutto il mondo. Acquisti che non vengono fatti a caso, ma che, oltre a soddisfare i bisogni culturali della biblioteca, sono anche funzionali alle esigenze di conoscenza degli apparati di quella che è la più grande potenza del mondo.
La risposta al quesito che ci siamo posti sopra me l'ha data un amico esperto di cose Usa: «La Sardegna era considerata importante per le tendenze autonomiste e, in particolare, l'accentuazione a sinistra, specie nel dopoguerra, con Lussu e il Pci e Psi».
Non faceva piacere pensare che si potesse avere un'area sotto influenza comunista, alle spalle delle difese dai Sovietici, in un punto strategico del Mediterraneo.
Bisognava quindi conoscerla bene e capire la storia, le forze in gioco, conoscere gli uomini.
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