Excalibur verde

Insieme per l'Italia del lavoro

Vecchie parole d'ordine e nuovi blocchi sociali

di Angelo Abis
Roma, Piazza del Popolo, 4 luglio: manifestazione del centrodestra per il lavoro
Roma, Piazza del Popolo, 4 luglio: manifestazione del centrodestra
per il lavoro
Ancora trent'anni fa, leggendo di una manifestazione in piazza del Popolo a Roma, al motto «Insieme per l'Italia del lavoro», avremmo pensato a una folla oceanica composta dalle cosiddette "classi subalterne" e a uno sventolio di bandiere rosse con falce e martello.
Invece, nell'anno 2020, il 4 di luglio, il centrodestra ha svolto nella stessa Piazza del Popolo una manifestazione non certo oceanica, causa coronavirus, ma con lo sventolio di tantissime bandiere tricolori. Due tipi di piazza certamente antitetiche. Ma allora perché il centrodestra ha fatto suo uno slogan che era tipico della sinistra? Se andiamo a ritroso nel tempo, ancora negli anni '80, l'egemonia della sinistra era totalitaria e poggiava su una forte classe operaia. Poi ci fu, a metà anni '80, un processo di ristrutturazione della grande industria, con l'espulsione dal processo produttivo di qualche milione di operai, i quali essendo tecnicamente qualificati, a un certo punto si trasformarono in piccoli imprenditori, creando quel tessuto di piccole e medie imprese che è tutt'oggi il vanto dell'Italia.
Questo passaggio da classe operaia a ceto imprenditoriale portò anche a un cambio di mentalità: da quella dell'operaio subordinato a quella di "padroncino". Col tempo, la sinistra, avendo perso ogni interesse per l lavoratori subordinati e autonomi, è passata dalla difesa del diritto del lavoro alla difesa dei cosiddetti diritti civili, inventandosi una nuova classe di sfruttati: immigrati, gay, mussulmani, le donne, i negri, ecc..
In contemporanea, il vecchio mondo del lavoro subordinato, autonomo e imprenditoriale è andato vieppiù impoverendosi e precarizzandosi: tutto questo mondo quel 4 di luglio si è riconosciuto nello slogan: «insieme per l'Italia del lavoro» ed è andato in Piazza del Popolo con la destra, perché ormai la sinistra non sa più neanche cos'è il lavoro.