EXCALIBUR 124 - gennaio 2021
in questo numero

Ritratto di Patrizio Gennari, botanico e patriota

Illustre uomo di cultura e fervente uomo d'azione

di Antonello Angioni
<b>Patrizio Gennari</b> (Moresco 1820 - Cagliari 1897)
Patrizio Gennari (Moresco 1820 -
Cagliari 1897)
Professore della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della Regia Università di Cagliari, Patrizio Gennari nacque a Moresco, nelle Marche, il 24 novembre 1820. Ultimati gli studi secondari, si trasferì a Macerata per intraprendere gli studi universitari in discipline mediche. Si laureò a Bologna nel 1842. Membro del Collegio medico e chirurgico di Macerata, esercitò per due anni la medicina nel paese natio, non trascurando lo studio delle piante, del quale era molto appassionato.
Il 24 novembre 1844, in virtù degli studi compiuti a Bologna sotto la guida dell'illustre botanico Antonio Bertoloni, fu nominato professore ordinario di Botanica e di Materia medica presso l'Università di Macerata. Qui trascorse alcuni anni dedicandosi anche a numerose escursioni scientifiche sugli Appennini per scoprire piante e fiori sconosciuti.
Di accesi sentimenti liberali, nel 1848, allo scoppio della prima guerra d'indipendenza, lasciò cattedra, studi e famiglia per partecipare come soldato semplice alle imprese di Garibaldi. Quindi partì volontario alla testa di un gruppo di suoi studenti e prese parte alla battaglia di Vicenza e Monte Berico, dove fu gravemente ferito al volto. Per la sua dedizione al dovere fu promosso sergente maggiore.
L'anno seguente imbracciò nuovamente le armi in difesa della Repubblica Romana, dimostrandosi uno dei membri più attivi del Comitato di salute pubblica e del Circolo popolare. Sempre nel 1849, quando il papa Pio IX fuggì a Gaeta, fu nominato deputato della Costituente romana (per il collegio di Fermo e Macerata). Dopo la sconfitta degli insorti da parte dei Francesi, per sfuggire alle rappresaglie del restaurato governo pontificio, dovette esiliare a Genova dove intrattenne rapporti di amicizia con Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi, oltre che col conte Piero Beltrami, col marchese Orazio Antinori e col generale Giuseppe Galletti.
A Genova insegnò per alcuni anni nel liceo e, rientrato nell'ambiente accademico, collaborò con l'illustre botanico Giuseppe De Notaris, che, nel 1857, propose al Governo la sua nomina alla cattedra di storia naturale della Regia Università di Cagliari. La proposta venne accolta e, nel settembre del 1857, Gennari sbarcava con la sua famiglia a Cagliari.
Presso l'Ateneo sardo, Gennari fece una brillante carriera: divenne professore ordinario di botanica e insegnò per circa quarant'anni. Nel corso della sua lunga permanenza in città, ricoprì importanti cariche accademiche: direttore della Scuola di farmacia, preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e, dal novembre del 1872, rettore dell'Università.
Nell'Ateneo cagliaritano si impegnò per l'ampliamento dei laboratori scientifici e fondò l'attuale Orto Botanico di Cagliari, progettato dall'architetto Gaetano Cima e inaugurato il 15 novembre del 1866 con un suo discorso, tenuto nell'Aula Magna dell'Università, sulla Storia Naturale in Sardegna. L'Orto Botanico ebbe un difficile avvio, in considerazione delle notevoli difficoltà tecniche e finanziarie. Peraltro, grazie all'interesse e all'impegno tenace di Gennari, coadiuvato dal giardiniere Giovanni Battista Canepa (già in servizio presso l'Orto Botanico di Genova), la struttura divenne, per valore scientifico e modello organizzativo, un'importante realtà per gli studiosi e per i cittadini. Nel 1874, Gennari pubblicò la prima "Guida dell'Orto Botanico della Regia Università di Cagliari".
Gennari fu anche un profondo conoscitore della Sardegna, di cui, tra il 1856 e il 1869, esplorò in modo sistematico diversi territori raccogliendo numerosi campioni di piante tuttora presenti nell'Herbarium Centrale Italicum di Firenze e che, nel contempo, costituirono la base del Museo Herbarium dell'Università di Cagliari. Un suo erbario è conservato nell'Orto Botanico di Torino.
Si dedicò agli studi naturalistici e agronomici pubblicando numerosi saggi sulla flora sarda tra cui si segnalano: "Specie e varietà rimarchevoli e nuove da aggiungersi alla Flora di Sardegna" (1866), "Isocteographia italiana" (1869), "La Florula di Caprera" (1870), "Repertorium Florae Calaritanae" (1893).
Patrizio Gennari morì a Cagliari il 1º febbraio 1897 e il successivo 14 marzo venne solennemente commemorato a Moresco, suo paese natale, che nell'occasione diede alle stampe una biografia. La città di Cagliari gli ha intitolato una strada (più precisamente un largo) a ridosso del rione di Genneruxi.
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