EXCALIBUR 130 - luglio 2021
in questo numero

Il revisionismo dei partiti nello scacchiere politico europeo

Si assiste all'inerzia dell'abbandono dei valori in nome del pensiero unico

di Franco Di Giovanni
l'alternativa della terza posizione
L'alternativa della terza posizione
Si assiste ultimamente al cambio di rotta di ogni partito che si schiera a destra o a sinistra, in tutta Europa, in partiti istituzionali pro mercato ed europeisti; anche quelli che difendono le varie identità nazionali e quelli che possono difendere le radici religiose come il cristianesimo.
Ultimamente sia i partiti d'ispirazione cristiana che liberale, come piuttosto quelli che dichiarano di perseguire politiche a favore delle fasce deboli, si sono convertiti, una volta divenuti maggioranza in parlamento, a un netto liberismo economico.
Questo cambio di rotta ha nome "third position" (terza posizione).
Tale ideologia trasversale ai partiti storici, sia quelli estremi sia quelli dello storico arco costituzionale, afferma di voler superare gli schemi delle vecchie contrapposizioni e talvolta sfocia in un aperto consociativismo, come in Italia.
Esponenti storici in Inghilterra ne sono personaggi del socialismo liberale, come Tony Blair e liberali apparentemente conservatori come David Cameron, aperto ai gruppi del movimento Lgbt e a tematiche ecologiste care alle sinistre.
Questa ideologia, presente con una sua variante anche negli Usa, sta facendo scomparire gli ultimi scampoli di ideologia anche in partiti numericamente rilevanti e nella attuale revisione pandemista ha subito una brusca accelerata sfruttando una grave emergenza e giustificando prese di posizione ambigue anche di opposizione funzionale al sistema di certa parte di certa destra che preferisce non essere presente, astenersi o fare battaglie almeno al momento inutili pur di fare mero spettacolo mediatico, nella speranza magari di vincere da sola le elezioni.
Le battaglie per il sociale, le nazioni o un'Europa dei popoli stanno quindi venendo progressivamente abbandonate, come quelle per i valori, e diventano appannaggio esclusivo di schieramenti al di fuori di un bieco politicantismo da operetta come quello odierno, addirittura in buona parte dello scacchiere internazionale. Tra qualche tempo, a breve forse, vedremo il collasso di questa politica ormai fine a sé stessa e portata avanti senza contenuti che non siano facili slogan e alla carriera di questi mestieranti nella cosa pubblica, che hanno poi, come se non bastasse, dimostrato, forse, grande furbizia, ma, a giudicare da certe loro uscite pubbliche, scarsissima, se non nessuna, intelligenza.
E dire che questa ideologia voleva coniugare ogni libertà individuale con un socialismo democratico e i valori ebraico-cristiani...
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