Excalibur rosso
SPECIALE
Il Cinquecento in Sardegna

Le aspirazioni dei Sardi tra lotte politiche e conflitti di potere

la Sardegna nel XVI secolo
La Sardegna nel XVI secolo
Il XVI secolo costituisce per la Sardegna un periodo di transizione, per più aspetti ancora oscuro e controverso.
È questo il periodo in cui ha inizio la lunga lotta dei Sardi contro l'intransigenza della Spagna, che, con spietata reazione, nel secolo successivo, riuscì a schiacciarla. È questo il periodo in cui i conflitti fra l'autorità viceregia e la nobiltà locale (specie feudale) si manifestano in tutta la loro portata. Le famiglie feudali, pur essendo quasi tutte di origine iberica, infatti, si sentivano sempre più "sarde" e vedevano nel viceré e nei funzionari regi inviati dalla Spagna un freno alla loro potenza.
In questo contesto in Sardegna (e in particolare nella città di Cagliari) emergono due figure di primo piano che, più delle altre, interpretano la feroce contrapposizione tra i ceti feudali e il potere viceregio: sono don Salvatore Aymerich e Sigismondo Arquer. Cercheremo brevemente di lumeggiare queste due figure in quanto in esse si riassumono le tensioni, le lotte politiche e i conflitti di potere che investirono la Sardegna durante il XVI secolo (e in particolare nel periodo che va dal 1535 al 1571).