Excalibur blu
SPECIALE
Ucraina

Capirne la storia...

l'Ucraina nell'Europa
la bandiera ucraina con il blu del cielo e l'oro del grano
Sopra: l'Ucraina nell'Europa e la bandiera ucraina con il
blu del cielo e l'oro del grano
Sotto: le copertine dei libri consigliati
le copertine dei libri consigliati
In questo periodo nel quale le notizie si inseguono alternando massacri e spiragli nelle trattative tra Russi e Ucraini, per un periodico come il nostro il compito si riduce a uno sguardo un po' distaccato e speriamo più pacato.
In teoria il tempo delle chiacchiere dovrebbe essere finito e bisognerebbe dire «Siamo tutti Ucraini, andiamo a Kiev».
Ma se in Italia si cita l'art. 11 della Costituzione e ci si indigna per una banale circolare dello Stato Maggiore dell'Esercito che, invece di proporre dei corsi di ricamo a punto croce, invita ad addestramento bellico e pone limiti ai congedi, dall'altra Joe Biden afferma chiaramente che «Dopo le sanzioni c'è solo la terza guerra mondiale», allora tutto ciò fa pensare che solo un accordo tra le parti - speriamo ragionevoli e ragionevole - possa porre fine a questa guerra stupida.
Abbiamo pensato di proporvi in questo inserto speciale una breve storia dell'Ucraina, limitata dallo spazio a disposizione, ma speriamo utile a porre in evidenza come la guerra di oggi sia frutto di sedimenti e incrostazioni accumulatesi oltre misura nel tempo. Passato e anche più vicino a noi.
Riproponiamo poi in parte un articolo già pubblicato su Excalibur del febbraio 2015, a testimonianza che la politica del rinvio può essere solo temporanea e che alla fine la realtà presenta sempre il suo conto, a volte più salato.
Inoltre un articolo nato dalla curiosità di sapere perché Putin - nello scatenare la sua "operazione speciale" (quanta cura nella scelta delle parole!) - abbia parlato di «denazificazione dell'Ucraina».
Completa questa breve analisi uno sconsolato sguardo sul mondo oltre l'Ucraina.
Infine, a titolo personale, un consiglio nato dalle mie scarse letture sul paese:
- "La grande carestia" di Anne Applebaum (Mondadori, 2019, pagg. 540), una ricostruzione della tragedia ucraina degli anni '30 del secolo scorso, vivida e impressionante, basata sui documenti russi desecretati e sulle testimonianze dei sopravvissuti alla catastrofica carestia, la più letale in Europa, che causò oltre 5 milioni di vittime in gran parte nell'allora Repubblica Sovietica dell'Ucraina (il famoso "Holodomor", parola bandita dagli attuali dizionari russi).
- "Babij Jar" di Anatolij Kuznecov (Adelphi, 2019, pagg. 454), il nome si riferisce a una località nei pressi di Kiev, tristemente nota per essere stata, durante la Seconda guerra mondiale, un sito di massacri a opera dei Tedeschi e collaborazionisti ucraini. Solo tra il 29 e il 30 settembre 1941 vi trovarono la morte 33.741 Ebrei di Kiev. «Dio sia lodato, è finito questo regime di pezzenti» dice nonno Semerik, che il potere sovietico lo odiava con tutta l'anima, quando i tedeschi occuparono Kiev nel settembre del 1941, «Ora si comincia a vivere».