EXCALIBUR 139 - aprile 2022
in questo numero

Fonti energetiche alternative in Sardegna

Convegno dell'Associazione Vico San Lucifero

di Efisio Agus
il tavolo dei relatori con <b>Claudio Marcello</b>, <b>Vito Meloni</b>, <b>Tino Curreli</b> che introduce i lavori e <b>Paolo Orrù</b>
l'intervento di <b>Gianni Lampis</b>
Sopra: il tavolo dei relatori con Claudio Marcello, Vito Meloni,
Tino Curreli che introduce i lavori e Paolo Orrù e l'intervento di
Gianni Lampis
Sotto: in primo piano l'On. Salvatore "Sasso" Deidda di FdI e
l'assessore regionale Gianni Lampis e panoramica dei presenti alla
Sala Convegni Parco del Molentargius di Cagliari
in primo piano l'On. <b>Salvatore 'Sasso' Deidda</b> di FdI e l'assessore regionale <b>Gianni Lampis</b>
panoramica dei presenti alla Sala Convegni Parco del Molentargius di Cagliari
Il 2 aprile 2022 l'Associazione Culturale Vico San Lucifero ha tenuto un importante convegno sul problema delle fonti energetiche alternative.
Il tema, si comprende bene, assume un carattere davvero contingente, vista la situazione di potenziale crisi energetica per gli eventi della guerra che la Federazione Russa ha scatenato con l'invasione dell'Ucraina.
Ernesto Curreli, presidente dell'associazione, ha opportunamente richiamato il legame esistente tra la crisi energetica e la guerra attuale. Considerata la presenza di numeroso pubblico estraneo all'associazione, in primo luogo ha voluto sottolineare che l'associazione è apolitica e non adotta discriminazioni di carattere religioso, politico, razziale. Poi ha proseguito: «Diciamo che nel tempo in cui viviamo ogni guerra è ingiusta ed è da considerare ingiusto chi aggredisce. Peraltro, siamo persone abituate fin da giovani a ragionare con la nostra testa e non ci facciamo confondere dalla propaganda, perché conserviamo la lucidità di comprendere che ogni causa provoca un effetto». Nel mentre scorrevano sulle slide le immagini delle numerose guerre condotte in ogni luogo dal mondo occidentale.
È quindi intervenuto il Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, eletto nelle liste di FdI, che ha subito affrontato il tema dell'energia, da lui ben conosciuto per la sua esperienza professionale, ricordando che non è accettabile la mancanza di una qualsiasi politica nazionale in tale materia, perché la guerra ha semplicemente fatto emergere un problema che era latente da tempo. Truzzu ha auspicato che il governo nazionale adotti urgenti provvedimenti con il varo di un serio piano energetico che renda almeno parzialmente l'Italia autonoma rispetto agli eventi esterni, criticando le autorità nazionali per la loro incredibile noncuranza anche in tale materia.
Subito dopo ha preso la parola l'Assessore regionale all'Ambiente Gianni Lampis, che ha messo in luce le contraddizioni della politica nazionale rispetto alle esigenze della Sardegna, che ormai da decenni ha orientato la sua crescita economica nel settore turistico e alla conservazione del suo ambiente naturale. Ha spiegato che con il governo centrale sono in corso interlocuzioni per la modifica di alcuni provvedimenti legislativi che potrebbero penalizzare lo sviluppo sardo, illustrando alcune norme che cozzano con la legislazione isolana, che del resto ha competenza primaria in materia ambientale.
Paolo Orrù, docente universitario, seguendo il filo delle suggestive slide da lui preparate, nel suo intervento ha ricordato che i cambiamenti climatici sono ciclici nella storia del nostro pianeta e che l'inquinamento provocato dalle attività umane è relativo, quasi insignificante. Si è poi soffermato sulle fonti energetiche alternative, che sono numerose e in diversi casi poco inquinanti. Ha spiegato gli effetti dell'innalzamento del livello del mare sulle linee di costa, particolarmente nel Golfo degli Angeli di Cagliari, illustrando le diverse fasi dell'innalzamento delle acque che l'Università di Cagliari ha individuato da tempo e che hanno permesso di comprendere i movimenti del mare fin dal periodo della dominazione cartaginese nell'isola, grazie al ritrovamento di anfore puniche nella laguna di Cagliari. Ha quindi illustrato gli studi condotti per la realizzazione di grandi campi di pale eoliche nel mare che circonda l'Isola, dimostrando che la soluzione di sistemare gli impianti a una distanza di almeno 35 chilometri dalla costa non avrebbe effetti visivi, cosa che in caso contrario avrebbe potuto provocare malumori nella popolazione sarda, molto sensibile agli aspetti dell'inquinamento ambientale.
Doveva intervenire l'Ing. Carmine Falconi, esponente dell'Associazione ambientalista "Ambiente e/è Vita", ma un momentaneo impedimento lo ha costretto a desistere. Ha però chiesto che fosse sostituito dall'Ing. Giuseppe "Beppe" Caredda, presidente della stessa associazione, che ha voluto onorare la sua richiesta dando conto dei dati contenuti nella sua relazione. Caredda, esaurito il suo compito, ha voluto parlare "a braccio", offrendo in questo modo, come sempre, il meglio di sé. Caredda è infatti abituato a un eloquio scorrevole attraverso il quale opera continui rimandi a situazioni diverse, suscitando sempre l'attenzione. A un certo punto ha ricordato che «abbiamo la Saras, eh? La Saras capite? Cosa produce?». E tutti hanno compreso che di fronte alla crisi energetica i Sardi dovevano essere un pochino meno schizzinosi di fronte alle pale eoliche e ai pannelli solari.
L'intervento di Claudio Marcello, esperto in problematiche dei trasporti, si è invece sviluppato sui problemi dell'inquinamento provocati dai trasporti su gomma, per giungere alla conclusione che per le tratte lunghe è preferibile il trasporto ferroviario, come ormai dimostrano tutte le analisi degli studiosi. È poi passato alla valutazione dei diversi metodi di produzione dell'energia, illustrando con dati e cifre le positività e le negatività delle produzioni energetiche, soprattutto per quanto riguarda i metodi alternativi.
Ha concluso l'evento Vito Meloni, commercialista cagliaritano e presidente dell'Accademia dei Commercialisti. Grazie alla sua esperienza giovanile nel settore energetico, Meloni ha illustrato nel dettaglio le fonti energetiche attualmente disponibili, molte delle quali innovative ma ancora non del tutto in grado di assicurare una produzione energetica capace di soddisfare le esigenze della moderna economia "energivora". Ha anche rilevato che senza dubbio il futuro tecnologico sarà sempre più orientato verso i sistemi alternativi, ma ha voluto sottolineare che bisognerà affrontare i costi molto elevati per la sostituzione dei vecchi impianti, ai quali si sommeranno quelli per la realizzazione dei nuovi impianti eolici, solari e quelli di produzione dell'energia con le biomasse, non ancora adottati su larga scala in Italia e in Sardegna, malgrado i suoi evidenti vantaggi in termini di basso costo e di tutela ambientale.
All'evento erano presenti, tra gli altri, l'On. Salvatore "Sasso" Deidda, deputato di Fratelli d'Italia, lo storico Angelo Abis, direttore di redazione di Excalibur, Efisio Agus, direttore responsabile della stessa rivista, Enrica Anedda Endrich, consigliere comunale di Cagliari di FdI, oltre a diverse personalità del mondo economico e culturale della Sardegna. Naturalmente, erano presenti soci e dirigenti dell'associazione Vico San Lucifero. Tra il pubblico si sono notate molte facce nuove, interessate all'evento che forse in questo periodo bellico ha rappresentato il primo convegno svoltosi in Sardegna in materia di fonti energetiche alternative.
La manifestazione si è conclusa con una cena sociale in un locale lungo la spiaggia del Poetto.
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