EXCALIBUR 145 - ottobre 2022
nello Speciale...

Ulteriori finanziamenti mai utilizzati

vie di rifornimento del gas in Italia
Vie di rifornimento del gas in Italia
Com'è noto, all'epoca era iniziata la realizzazione, nei capoluoghi di provincia della Regione, dei primi lotti delle reti di distribuzione alimentate con aria propanata. Il programma operativo "Energia" 1994-1999, cofinanziato dall'Unione Europea e gestito dal Ministero dell'Industria, infatti, aveva previsto l'ampliamento delle reti di Cagliari, Oristano e Sassari e una delibera del Cipe aveva stanziato le somme necessarie per l'avvio dei relativi lavori. Successivamente, con la Legge n. 266 del 1997 ("Legge Bersani"), venne finanziato anche il primo lotto per la rete di Nuoro. Si consideri che il programma di metanizzazione del Mezzogiorno era stato da tempo interamente realizzato: circostanza che aveva posto la Sardegna, le sue imprese e i suoi abitanti in una condizione di grave disparità economica e sociale rispetto alle altre regioni d'Italia.
Quindi, nell'ambito dell'Intesa istituzionale tra lo Stato (Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica) e la Regione Sardegna, il 21 aprile 1999 vennero sottoscritti una serie di accordi di programma quadro (Apq), tra cui quello relativo alla metanizzazione che prevedeva e disciplinava le diverse fasi operative del "Progetto preliminare per l'ottimizzazione della metanizzazione dell'Isola". Il costo dell'accordo era pari a 250 miliardi di lire (di cui 230 miliardi per la progettazione e la realizzazione delle reti): risorse che si aggiungevano a quelle previste nell'ambito del Quadro Comunitario di Sostegno 1994-1999. Alla Regione spettava di decidere se e in quale misura inserire il finanziamento per il completamento delle reti metano nell'ambito del Por.
Si segnala che il punto 5.3 dell'Apq Metano prevedeva la predisposizione, da parte della Regione Sardegna, entro quattro mesi dalla firma dell'accordo, di un piano di lavoro volto a definire le possibili alternative istituzionali, procedurali e realizzative, nonché i termini di riferimento della gara internazionale. Tali adempimenti non vennero effettuati. Circa l'adduzione del metano, la Regione Sardegna si sarebbe dovuta esprimere sullo studio di prefattibilità formulato dai consulenti indipendenti indicando le proprie scelte. Dallo studio predetto erano emerse due alternative: l'adduzione tramite gasdotto sottomarino, con percorsi differenziati, oppure l'importazione di metano in forma liquida (gnl). Lo scenario poteva cambiare nell'ipotesi in cui la Sardegna fosse diventata anche il centro di smistamento del metano verso la Corsica.
Il quadro normativo di riferimento intanto era rapidamente cambiato, per cui il testo dell'Apq doveva essere aggiornato per adeguarlo alle previsioni contenute nella Legge n. 144 del 15 maggio 1999 (in particolare nell'art. 28) e nella conseguente delibera del Cipe n. 218/1999, che aveva sostituito la delibera del 6 maggio 1998 emanata in attuazione della Legge n. 266/1997.
Va detto che il progetto di metanizzazione della Sardegna si inquadrava nella più ampia strategia energetica elaborata a livello nazionale. Già allora, nella "Nota aggiuntiva" redatta dal "gruppo di lavoro" Stato-Regione, si evidenziava che la Russia (che riforniva all'Europa occidentale quasi il 35% del gas) presentava «non pochi elementi di preoccupazione a causa della sua scarsa stabilità politica [...], pertanto i Paesi europei bene fanno a dotarsi di soluzioni alternative quali sono la diversificazione dell'approvvigionamento attraverso terminali metaniferi».
Ancora, si evidenziava l'interesse che «I paesi produttori dell'area euro-mediterranea» avevano «a favorire la nascita di queste strutture con la loro partecipazione diretta, sia per potenziare le loro esportazioni nella previsione di una forte domanda di gas dei mercati dell'Europa, sia per ridurre il forte predominio della Russia, quale principale fornitore europeo, sapendo che gioca a loro favore l'instabilità di questo Paese». Il quadro economico vedeva, quali principali fornitori europei, la Russia (che giungeva nel cuore dell'Europa centrale), l'Algeria (che, con gasdotti verso l'Italia e la Spagna, forniva l'Europa meridionale) e la Norvegia (che approvvigionava l'Europa settentrionale).
tutti i numeri di EXCALIBUR
VICO SAN LUCIFERO