EXCALIBUR 128 - maggio 2021
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Il "compromesso storico" e la morte di Aldo Moro

il quotidiano sovietico, spesso critico nei confronti di Berlinguer
Il quotidiano sovietico, spesso critico nei confronti
di Berlinguer
Alla fine del 1973, in esito alle riflessioni sul golpe in Cile, formula la proposta del "compromesso storico": in pratica la prospettiva dell'alternativa di sinistra viene sostituita da quella dell'alternativa democratica. A tale prospettiva sul fronte "interno" si accompagna, sul versante internazionale, la volontà sempre più forte di prendere le distanze dal sistema sovietico: nasce così l'eurocomunismo, un progetto che vede partecipi anche i comunisti francesi e spagnoli.
Nel 1976, Berlinguer - oltre a ribadire la scelta democratica e l'autonomia della strategia politica del partito - si sofferma sul rapporto tra l'Italia e la Nato e sull'atteggiamento dei comunisti italiani verso l'Alleanza Atlantica, che individua quale fattore di sicurezza internazionale e stabilità democratica.
Sono anche gli anni in cui iniziano a delinearsi i contorni della "questione ecologica": Berlinguer afferma la necessità dell'austerità nei consumi.
Nel 1977, in occasione delle celebrazioni tenute a Mosca per il 60º anniversario della Rivoluzione d'ottobre, afferma che la democrazia costituisce il valore universale sul quale fondare la società socialista, che doveva essere in grado di garantire «tutte le libertà personali e collettive, civili e religiose, il carattere non ideologico dello Stato, la possibilità dell'esistenza di diversi partiti, il pluralismo della vita sociale, culturale, ideale».
Da allora si accentua la richiesta di partecipazione diretta del Pci al governo del Paese, posizione ribadita da Berlinguer nel gennaio-febbraio 1978. Aldo Moro è il più fermo sostenitore, presso i gruppi parlamentari democristiani, della necessità dell'ingresso a pieno titolo del Pci nella maggioranza governativa. Le trattative peraltro furono vanificate dagli eventi successivi: il rapimento da parte delle Brigate Rosse dell'onorevole Moro eliminò il principale interlocutore, mentre il calo elettorale del Pci alle elezioni anticipate, svolte nel giugno 1979, ne ridimensionò il peso.
Nonostante ciò Berlinguer prosegue per la sua strada. Nel 1980, a seguito dell'intervento in Afghanistan, definiva l'Unione Sovietica una potenza imperialista al pari degli Stati Uniti. Alla fine dello stesso anno Berlinguer pone fine alla politica del "compromesso storico" e rilancia l'alternativa democratica (un governo senza la Dc).
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