EXCALIBUR 9 - marzo / aprile 1999
nello Speciale...

Manifesto del Partito Futurista Italiano

Cartolina bellicista (1915) firmata dai futuristi Armando Mazza e Guglielmo Jannelli
Nel 1918 la rivista romana "Roma futurista" pubblica il "Manifesto del Partito Futurista Italiano" a firma di Marinetti, di cui riportiamo i punti più significativi:

1. Il partito politico futurista che noi fondiamo oggi vuole un'Italia libera, forte, non più sottomessa al suo grande Passato, al forestiero troppo amato e ai preti troppo tollerati: un'Italia fuori tutela, assolutamente padrona di tutte le sue energie e tesa verso il suo grande avvenire.

2. L'Italia unico sovrano. Nazionalismo rivoluzionario per la libertà, il benessere, il miglioramento fisico e intellettuale, la forza, il progresso, la grandezza e l'orgoglio di tutto il popolo italiano.

4. Trasformazione del Parlamento mediante una equa partecipazione di industriali, di agricoltori, di ingegneri e di commercianti al Governo del Paese. Il limite minimo di età per la deputazione sarà ridotto a 22 anni. Un minimo di deputati avvocati (sempre opportunisti) e un minimo di deputati professori (sempre retrogradi). Un parlamento sgombro di rammolliti e di canaglie. Abolizione del Senato.
Se questo Parlamento razionale e pratico non dà buoni risultati, lo aboliremo per giungere a un Governo tecnico senza Parlamento, un governo composto di 20 tecnici eletti mediante suffragio universale.
Rimpiazzeremo il Senato con una Assemblea di controllo composta di 20 giovani non ancora trentenni eletti mediante suffragio universale. Invece di un Parlamento di oratori incompetenti e di dotti invalidi, moderato da un Senato di moribondi, avremo un governo di 20 tecnici eccitato da una assemblea di giovani non ancora trentenni.
Suffragio universale uguale e diretto a tutti i cittadini uomini e donne. Rappresentanza proporzionale.

5. Il nostro anticlericalismo intransigentissimo e integrale [...] non ammette mezzi termini né transazioni [...] vuole liberare l'Italia dalle chiese, dai preti, dai frati, dalle monache, dalle madonne, dai ceri e dalle campane [...]. Unica religione, l'Italia di domani.

6. Abolizione dell'autorizzazione maritale. Divorzio facile. Svalutazione graduale del matrimonio per l'avvento graduale del libero amore e del figlio di Stato.

8. Preparazione della futura socializzazione delle terre con un vasto demanio mediante la proprietà delle Opere Pie, degli Enti Pubblici e con la espropriazione di tutte le terre incolte e mal coltivate. [...].
Sistema tributario fondato sulla imposta diretta e progressiva con accertamento integrale. Libertà di sciopero, di riunione, di organizzazione, di stampa. Trasformazione ed epurazione della Polizia. Abolizione della Polizia politica. Abolizione dell'intervento dell'esercito per ristabilire l'ordine.
Giustizia gratuita e giudice elettivo. I minimi salariali elevati in rapporto alle necessità della esistenza. Massimo legale di otto ore di lavoro al giorno. Parificazione a eguale lavoro delle mercedi femminili con quelle maschili. Leggi eque nei contratti di lavoro individuale e collettivo. Trasformazione della Beneficenza in assistenza e previdenza sociale. Pensioni operaie.

10. Industrializzazione e modernizzazione delle città morte che vivono del loro passato [...]. Agevolazioni all'industria e all'agricoltura cooperative. Difesa dei consumatori [...].
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