EXCALIBUR 4 - giugno 1998
in questo numero

Intervista a Gianni Alemanno

Per il leader della "Destra Sociale" «più società, meno Stato»

a cura di Paolo Cossu
Nel numero precedente di Excalibur abbiamo discusso di "lavoro e partecipazione"; su questo tema Paolo Cossu, responsabile della diffusione del mensile "Area" per la Sardegna, ha intervistato per Excalibur l'On. Gianni Alemanno, responsabile Nazionale di A.N. per il lavoro e le politiche sociali, che si trovava a Nuoro lo scorso 30 maggio in occasione di un importante convegno su "Partecipazione, lavoro e giovani generazioni", al quale ha partecipato come principale relatore.

1. On. Alemanno, lei è spesso in Sardegna, ma per la prima volta è a Nuoro...
Sì, ed è molto importante che in una zona così colpita dalla disoccupazione, in particolare quella giovanile, A.N. abbia organizzato un convegno di questo tipo: è il segnale chiaro di una maggiore attenzione della destra per i problemi sociali.

2. La "partecipazione" richiama alla memoria la socializzazione teorizzata dalla R.S.I.?
Il concetto di partecipazione dei lavoratori agli utili dell'azienda, è un caposaldo della destra politica del dopoguerra; oggi viene aggiornata e riproposta in termini più moderni, come è indicato nella proposta di legge che presenteremo il 26 giugno, a Roma, in occasione di un convegno incentrato su questo tema.

3. In cosa consiste?
Si parte dal princìpio che la maggiore produttività di un'impresa non può essere totalmente a vantaggio del capitale, ma deve in qualche modo tradursi in vantaggi anche per i lavoratori.
Oggi inoltre si aggiunge la necessità di andare oltre: si deve fare in modo che nei consigli di amministrazione siano presenti non solo i rappresentanti dei capitale, ma anche i rappresentanti dei lavoratori che, se partecipano all'impresa, devono avere anche la possibilità di incidere nelle scelte e nelle strategie dell'impresa stessa.


4. Sembra un progetto un po' utopistico?
Assolutamente no! Abbiamo numerosi e autorevoli esempi in molti paesi europei e anche in Italia: dove si sono stipulati contratti di partecipazione, i risultati sono estremamente positivi.

5. Qualche esempio...
In Francia con la legge Balladour, in Germania con la "mitbeistung", che significa cogestione, in Italia alla Zanussi; inoltre il contratto di partecipazione è il modello consigliato dalla quinta direttiva della Comunità europea come il modello dei futuro; persino il Papa stesso e la dottrina sociale della Chiesa teorizzano qualcosa di molto simile.

6. Lei è considerato un esponente della cosiddetta "Destra Sociale", che cosa significa?
Assieme ad altri autorevoli esponenti di A.N. (Storace, Fiori, ecc.) ho dato vita a numerose iniziative, quali la rivista "Area" e l'associazione culturale a essa collegata, numerosi convegni nazionali, documenti, analisi. Noi cerchiamo di individuare un modello di sviluppo adatto alla nostra realtà, che nasca dalla nostra cultura e dalle nostre tradizioni europee e mediterranee; è chiaro che di fronte al degenerare dello statalismo non possiamo pensare che l'unica alternativa sia rappresentata dal libero mercato esasperato, dal liberismo, o dal modello economico americano. Noi riteniamo che l'alternativa allo statalismo possa essere non solo nel mercato, ma anche e soprattutto nella valorizzazione dei corpi intermedi, nelle associazioni di categoria, nelle camere di commercio, nel volontariato e nel "non-profit", nella cooperazione! Vogliamo dare sviluppo alle forze che la società ha dentro di sé.

7. Se dovesse sintetizzare questi concetti con uno slogan?
Beh... allo slogan liberista «meno Stato, più mercato», noi contrapponiamo «più società, meno Stato».

8. Prossimi appuntamenti in Sardegna?
Con gli amici dell'Associazione Culturale di "Area" della Sardegna abbiamo in programma, dopo l'estate, due convegni: uno a Sassari per la presentazione dell'associazione culturale, e uno a Cagliari, molto importante, al quale prenderanno parte anche l'economista Renato Brunetta, Giano Accame, e numerosi altri.

9. Tema dei convegno cagliaritano?
Sarà una grande giornata dedicata a illustrare, analizzare e discutere la partecipazione.

10. Grazie a Gianni Alemanno.
Grazie a voi, e in bocca al lupo per la vostra associazione.
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