EXCALIBUR 108 - luglio 2019
in questo numero

Ajax

Origine storica della mitica squadra che ha rivoluzionato il calcio

di Franco Sanna
Ironia della sorte: la semifinale Ajax-Tottenham ha visto in campo le due squadre preferite dagli Ebrei
La curiosità di approfondire la storia di questa compagine mi è venuta guardando nella mattinata di domenica 17 marzo uno speciale di canale 5: l'Ajax, società sportiva di calcio con sede ad Amsterdam, fra le più titolate in Europa e nel mondo, è una società fondata da Ebrei.
La sua storia, la squadra del ghetto di Amsterdam, ha alle radici lo stretto legame con il sionismo, nelle partite si vede spesso sventolare la bandiera di Israele, molti presidenti della società furono Ebrei, cosi come molti giocatori di forte caratura tecnica e sportiva, convocati anche nella nazionale olandese, ovviamente non tutti, fra questi anche il mitico Johan Cruyff; durante le partite la tifoseria avversaria emette dei sibili che somigliano alla fuoriuscita del gas dei forni crematori, a sottolinearne, con scelleratezza, le radici ebraiche, sempre più spesso le tifoserie avversarie arrivano con bandiere uncinate e inneggiano cori nazisti.
Tutto ciò mi era sconosciuto e recito il "mea culpa"; da sportivo, avrei dovuto sapere che anche lo sport scrive la storia, da noi queste cose si ha paura di riportarle, se non con toni aspramente critici e ideologicamente ghettizzanti; al contrario, in Olanda queste cose si sanno, sono conosciute, avvengono ma i giornali non danno a questi avvenimenti importanza politica, sono tolleranti e lasciano che gli Olandesi scelgano la squadra e la politica.
Riflettendo su questi episodi ho fatto delle valutazioni, che mi sono sembrate quasi obbligate; dall'Olanda sono partiti verso i campi di concentramento circa 150 mila persone, pochi si sono salvati, uno di loro è poi diventato fisioterapista dell'Ajax e della nazionale olandese, molto noto per le sue capacità professionali, era Ebreo, il suo nome è Salo Muller. Durante l'invasione germanica, molti, anche Ebrei, hanno fatto i delatori, chi ha denunciato la famiglia Frank si è poi suicidato, le deportazioni sono iniziate subito dopo l'invasione, ma molti hanno avuto la possibilità di imbarcarsi verso l'America e le Indie.
In Italia le leggi razziali sono state emanate nel 1939, la persecuzione è iniziata nel 1943, dopo la caduta di Mussolini, i deportati (le cifre non sono precise) sono stati poco meno di 7 mila, non pochi... deplorevole. Le deportazioni, di fatto, erano ordinate dai Tedeschi, Via Rasella ne è una conferma.
Nel recente passato, la storia delle "foibe" viene a galla con grandi difficoltà, osteggiata nascostamente da accuse di "revanscismo neofascista"; la conta non cessa per le ovvie difficoltà nel reperire i morti, le vittime accertate tra il 1943 e il 1945 sono circa 10.200 Italiani e i profughi 400.000. Per la cronaca e per soppesare i fatti, nel 1945 Dresda venne bombardata (medaglia d'oro al merito civile - n.d.r., Cagliari, medaglia d'oro al merito militare) a opera dei pacifisti inglesi che ben sapevano quante persone ci fossero in quel momento.
Infatti a Dresda erano confluiti più di 750 mila profughi tedeschi dall'est, oltre ai già numerosi abitanti della città. Confrontando questi avvenimenti, la bilancia è falsamente sbagliata, delle foibe non se ne è parlato per una vita, in Italia i fascisti sono stati perseguitati e così tutti coloro che anche dopo, i post-fascisti, hanno professato idealmente quanto di buono e "futurista" era stato realizzato dal fascismo e copiato da tutti. E ultimamente anche Tajani, per un attimo, le ha citate come innovazioni positive e verità storiche, poi subito ha smentito, ha avuto paura che ancora una volta la bilancia fosse dalla parte giusta, anche lui bugiardo, falso e ipocrita, come troppi!
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