EXCALIBUR 24 - febbraio 2001
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Il fregio del battaglione: le "pattadesi"

Il fregio delle divise dei soldati del Battaglione "G. M. Angioy": teschio, fascio e due "pattadesi"
Il battaglione ha come insegna il fascio littorio con i classici quattro mori bendati dello stemma della Sardegna. Per inciso, il gonfalone del battaglione ha superato tutte le traversie della guerra e del dopoguerra e attualmente è custodito da un noto penalista nuorese.
Il fregio delle divise è costituito da un fascio su due "pattadesi" (il classico coltello sardo a serramanico) incrociate, sovrastate da un teschio.
Una considerazione sul nome del battaglione: «Giovanni Maria Angioy è l'affermato leader della tendenza riformistico-rivoluzionaria [...]. La tardiva marcia di Angioy su Cagliari a capo degli "insorgenti" si conclude ingloriosamente a Oristano nel giugno del 1796. L'Alternos ribelle (Angioy, n.d.a.) è costretto alla fuga [...]. Subito dopo si scatena la feroce repressione contro i fedeli seguaci di Angioy e negli anni successivi l'isola sarda diventa teatro di faide paesane e di azioni di guerriglia». Così scrive lo storico Tito Orrù nel saggio "Epopea angioiana".
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