EXCALIBUR 162 - dicembre 2023
nello Speciale...

Premio giornalistico "Almerigo Grilz"

<b>Fabio Meloni</b>, <b>Gian Micalessin</b>, <b>Fausto Biloslavo</b> (a video)
Sopra: Fabio Meloni, Gian Micalessin, Fausto
Biloslavo
(a video)
Sotto: Fabio Meloni, Gian Micalessin, Toni
Capuozzo
(a video)
<b>Fabio Meloni</b>, <b>Gian Micalessin</b>, <b>Toni Capuozzo</b> (a video)
Durante "Ideario23" è stato presentato il Premio giornalistico "Almerigo Grilz" intitolato al primo giornalista italiano di guerra ucciso nel secondo dopoguerra: il 19 maggio 1987, mentre filmava la guerra civile in Mozambico, dopo essere stato protagonista di reportage, pubblicati dai media di tutto il mondo, in Afghanistan, Cambogia, Birmania, Iran, Filippine, Etiopia.
Introdotti da Fabio Meloni, hanno partecipato Gian Micalessin e Fausto Biloslavo, che, nel 1983, fondarono con lui l'Albatross Press Agency, e Toni Capuozzo, presidente della giuria del premio.
Un'iniziativa che ha l'obiettivo di riconoscere e difendere il diritto alla memoria, per troppi anni negato ad Almerigo anche dall'Ordine dei Giornalisti, soprattutto quello della sua regione, il Friuli Venezia Giulia. Un prezzo che sta pagando per il suo passato da militante nel Fronte della Gioventù, del quale è stato anche vicesegretario nazionale, e da consigliere comunale del Movimento Sociale Italiano della sua città, Trieste.
Anche a Cagliari, comunque, nonostante gli inviti personali rivolti ai componenti del Consiglio regionale della Sardegna, l'Ordine dei Giornalisti non ha brillato per presenza: "non pervenuto".
Il "Centro studi Primo Articolo" ha istituito il premio giornalistico, riservato agli under 40, per «il suo impegno da inviato, con una passione e una professionalità che rappresentavano una scelta di vita guidata dall'amore per l'avventura. Con l'ostinato desiderio di vedere i fatti mentre e dove accadono, prendendosi i rischi di un mestiere che porta vicino alla linea del fuoco. È il giornalismo di chi non si accontenta, di chi vuole verificare le notizie in prima persona non fidandosi di quelle asettiche e preconfezionate. Nasce per riconoscere e aiutare l'impegno dei giovani giornalisti che partono per i loro reportage con la voglia di entrare nelle notizie, cercare storie, raccontare fatti».
Come ha sottolineato Micalessin, si tratta della «storia di un giornalista che seppe trasformare la passione politica in passione professionale. La storia di un uomo che, non appena la politica smise di regalargli emozioni, l'abbandonò per trasferirsi sulle prime linee del mondo. Perché se il giornalismo era la sua passione, l'avventura era la sua vita».
Oltre al presidente Capuozzo e a Biloslavo e Micalessin, fanno parte della giuria i giornalisti Maurizio Belpietro, Giovanna Botteri, Gian Marco Chiocci, Peter Gomez, Mauro Mazza, Gabriele Micalizzi, Gianfranco Peroncini, Francesco Semprini e Gabriella Simoni.
tutti i numeri di EXCALIBUR
VICO SAN LUCIFERO