EXCALIBUR 161 - novembre 2023
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Le recenti vicende del presidente egiziano Mohammed Morsi

Hamas è ideologicamente legato ai Fratelli Musulmani
Hamas è ideologicamente legato ai Fratelli
Musulmani
Quanto è accaduto nel biennio 2012/2013 in Egitto è la conseguenza di quei, ormai remoti, presupposti. L'inopinata elezione alla presidenza di Mohammed Morsi, in seno alle prime e uniche consultazioni democratiche, libere e multipartitiche(21), emerito rappresentante della organizzazione della Fratellanza Musulmana, comportò un elemento di rottura nelle logiche mercatiste dell'egemonia globale di segno anglosferico: fino a implicare una intromissione negli affari egiziani del governo della Arabia Saudita, con un appoggio esplicito alle forze di opposizione guidate da Abdel Fattah al-Sisi, già alla guida del Ministero della Difesa nel dicastero Morsi.
Il presidente Usa Barack Obama aveva infatti sospeso il versamento degli aiuti al Paese della foce del Nilo, come misura punitiva alla svolta integralista, causando un drastico impoverimento delle casse pubbliche dello Stato: a porre rimedio alla disastrosa situazione finanziaria fu allora proprio il governo saudita, con l'elargizione di un prestito di svariati miliardi di dollari, a condizione che venisse però deposto il prima possibile l'eletto presidente Morsi. L'esecutivo dem degli Stati Uniti aveva preventivamente studiato le mosse per intervenire di comune accordo con il regime della penisola arabica per rovesciare il governo democraticamente eletto: la linea politica di Morsi avrebbe compromesso seriamente le relazioni commerciali di portata globale che gli Americani volevano seguitare a controllare. In Egitto, a seguito del colpo di mano che mise fuori gioco Morsi, i Fratelli Musulmani furono perseguitati e la loro organizzazione fu messa fuori legge, quantunque riscuotesse ormai largo consenso presso gli strati più popolari.
Il nuovo governo militare egiziano dichiarò quella dei Fratelli Musulmani un'organizzazione terroristica e le attività del movimento furono bandite. I tribunali egiziani hanno rapidamente, liquidatoriamente, condannato a morte centinaia di sostenitori di Morsi. Dopo il suo clamoroso rovesciamento il 3 luglio 2013, Morsi venne sbattuto in prigione e a suo carico furono aperti quattro procedimenti penali. Uno di questi riguardò l'accusa di spionaggio a favore del gruppo palestinese Hamas. Come in una scena teatrale, durante una seduta del dibattimento per questo caso di spionaggio, il 17 giugno 2019 Mohammed Morsi si accasciò all'improvviso, stando sul banco degli imputati dell'aula del tribunale: un infarto fulminante lo uccise mentre deponeva la propria testimonianza.
Dal 14 al 21 novembre 2012 venne attuata l'operazione "Colonna di Nuvole" come risposta al lancio di razzi nel sud di Israele, a Sderot e Beersheva. Le forze di difesa di Tel Aviv puntarono direttamente all'eliminazione di Ahmad al-Ja'bari, il capo di al-Qassami, individuato a bordo della sua auto da una pattuglia aerea, mentre percorreva con la propria guardia del corpo la Omar Mukhtar street(22); egli non era stato capace di prevenire l'azione di attacco coi razzi, dato che gli era stato affidato il ruolo di subcontractor nella Striscia di Gaza. Al-Ja'bari, artefice di una profonda revisione delle strategie di Hamas, specie in ragione delle nuove tattiche militari, fu negli anni a seguire trasformato in un martire dalla galassia di gruppuscoli della cosiddetta "resistenza palestinese".
Fu allora che, sul piano diplomatico, si mosse il presidente egiziano Morsi, dando un decisivo contributo a che si mediasse una tregua che ponesse fine all'operazione israeliana "Pillar of Cloud" nella Striscia di Gaza. Il 20 novembre diverse fonti, tra cui la Reuters, citando un rappresentante di Hamas, riferirono che i rappresentanti di Hamas e Israele, durante i negoziati indiretti al Cairo sotto l'egida del presidente egiziano Morsi, concordarono un cessate il fuoco temporaneo, che, oltre alla cessazione del conflitto e dei bombardamenti reciproci, implicavano una parziale revoca del blocco di Gaza.
Secondo Al Jazeera l'accordo prevedeva quattro punti:
- Israele ferma le "uccisioni mirate" dei leader di Hamas;
- Hamas ferma tutti gli attacchi contro Israele;
- Israele revoca parzialmente il blocco sulla Striscia di Gaza;
- L'Egitto sarà il garante del rispetto del cessate il fuoco.
«L'associazione dei Fratelli Musulmani, che agli inizi del 2011 aveva già percorso un difficile percorso di formazione durato 80 anni (è emblematico che il movimento islamista in Egitto sia nato nello stesso anno in cui nasceva Mubarak), aveva una propria, ben delineata visione della situazione politica e sociale, oltreché naturalmente religiosa. Allontanandosi dai metodi violenti della politica e passando al lavoro di propaganda presso la popolazione attraverso fondazioni di beneficenza e centri educativi, comprese le scuole per bambini, i Fratelli conquistarono sempre più sostenitori, portando le loro idee alle masse insieme a pacchi di cibo. Nel parlamento del paese, all'inizio degli anni 2010, c'erano già molti dei loro protetti che entrarono nell'organo legislativo alle elezioni come candidati indipendenti. Uno di questi membri del parlamento nel 2000-2005 era Mohammed Morsi»(23).
(21) Gli Egiziani poterono così, nel 2012, eleggere i propri rappresentanti nella Assemblea Popolare, per la prima volta dopo la caduta del regime di Hosni Mubarak. Il partito della Fratellanza Musulmana, "Libertà e Giustizia", conseguì il 37,6% dei voti, seguito dal partito salafita Al-Nur con il 29,8%. Al secondo turno, Morsi ottenne il 51,7% (13,6 milioni), lasciando l'avversario, Ahmed Shafik, l'ultimo primo ministro di Mubarak, al 48,3% (12,4 milioni di voti). Secondo le ricerche più accreditate, furono in maniera particolare i giovani sotto i trent'anni a dare fiducia a Morsi: quelli che, nei giorni concitati delle vibranti manifestazioni di piazza contro il regime di Mubarak rivendicavano "libertà, cambiamento e diritti civili".
(22) Il 18 agosto 2004 Ahmad al-Ja'bari, mentre si trovava nella sua abitazione, riuscì a dileguarsi all'ultimo momento, prima dell'arrivo degli aerei da guerra israeliani che bombardarono tutta la zona, provocando la morte di sei miliziani di Hamas.
(23) Dina Pyanykh, "Il trionfo e la tragedia di Mohammed Morsi", Agenzia Tass, Mosca, 19 giugno 2019.
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