Excalibur verde

La rinascita dell'antisemitismo in Europa

E la sinistra non trova una posizione unitaria

di Angelo Abis
Ghetto di Roma, anno 2023
Ghetto di Roma, anno 2023
Le recenti manifestazioni contro Israele svoltesi nei paesi dell'Europa occidentale hanno riportato alla ribalta un antisemitismo che è completamente nuovo, non solo per quanto riguarda i soggetti che se ne fanno portatori, ma anche per i contenuti che attestano una totale dipendenza dal ben più solido antisemitismo di matrice arabo-musulmana.
Certamente il nuovo antisemitismo non vuole assolutamente essere etichettato come "razzismo".
In genere respinge questa definizione, celandola dietro la formula dell'antisionismo e della critica radicale alla politica estera dello stato Israeliano, riassunta negli slogan "Israele fascista" e "Palestina libera".
Sta di fatto, però, che l'odio e la rabbia contro Israele e il Sionismo, in tutta l'Europa occidentale, colpiscono gli Ebrei e le loro istituzioni.
Ma il dato più inquietante del nuovo antisemitismo è che se ne fanno portatori vaste masse giovanili, perlopiù acculturate, politicamente orientate a sinistra, schierate a favore dei cosiddetti diritti delle minoranze lgbtq. Pacifiste, seguaci di Greta Thumberg, che, non a caso, si è schierata contro Israele.
Eppure è una generazione che è cresciuta in un clima di condanna pubblica e privata dell'antisemitismo.
Tutto ciò sta creando panico e terrore nelle non numerose comunità ebraiche dell'Europa occidentale (in tutta la Ue gli Ebrei sono meno di 800 mila, a fronte di 20 milioni di mussulmani), da sempre schierate, per evidenti ragioni storiche, con la sinistra. Alieni per cultura e ideologia da ogni forma di nazionalismo e di sciovinismo, non riescono a capacitarsi di questa improvvisa ondata di odio che proviene da ambienti da essi considerati amici.
Tace pure, imbarazzata, la sinistra laica e moderata, stretta tra l'assoluta vicinanza agli Ebrei e la simpatia per la causa palestinese.
È evidente che tutto questo agitarsi in Europa pro o contro Israele non modificherà di un millimetro la politica di Hamas e di Netanyahu.
Il terremoto avverrà, ma pochi se ne rendono conto, alle prossime elezioni europee.
È pensabile che 20 milioni di mussulmani non partecipino alle elezioni? No! Anzi, certamente troveranno degli alleati e liste pronte ad accoglierli anche tra i partiti del centro e della sinistra.
E lo scontro sarà tra lo schieramento conservatore e quello euro-mussulmano.
Sarà una nuova battaglia di Lepanto.