EXCALIBUR 162 - dicembre 2023
nello Speciale...

La prima battaglia di El Alamein

postazioni leggere di sbarramento avanzato delle divisioni italiane
Postazioni leggere di sbarramento avanzato delle divisioni
italiane
Il 30 giugno 1942 iniziò la Prima battaglia e gli Inglesi, presi dal panico, ordinarono alla flotta di Alessandria di rifugiarsi nei porti di Haifa e Beirut. Furono bruciati documenti importanti del Comando dell'8ª Armata e trasferiti oltre Suez molti ufficiali del Comando supremo inglese, mentre i porti egiziani furono minati in vista di una rapida distruzione.
Lo scontro iniziò in terra egiziana intorno a Ruweisat Ridge il 1 luglio 1942 con la 90ª leggera a sinistra e le due panzer 15ª e 21ª a destra. Il XXI Corpo corazzato italiano doveva attaccare direttamente gli Inglesi da ovest. Il primo sbarramento di artiglieria della 18ª Brigata indiana lo subirono le due panzer tedesche. Auchinleck aveva preso il comando diretto sul campo e aveva ordinato il contrattacco, che ebbe successo, sebbene fosse crollata la posizione di Deir el Shein. L'Africa Corps perse 11 carri sui 26 disponibili in quel momento, mentre l'Ariete perse 44 cannoni e 350 prigionieri, malgrado il valoroso intervento del X Corpo con la Brescia. Rommel riteneva l'Ariete una delle sue migliori formazioni.
Ken Ford scrive che «spesso gli equipaggi dei carri britannici scoprivano il carro M14/41 solo quando era troppo tardi per evitare il fuoco [...], i mezzi dell'Ariete comprendevano i semoventi M40 75/18, che era un ottimo mezzo basato su uno scafo di carro M senza torretta con un obice da 75 mm [...] e dava agli Italiani una potenza di fuoco ineguagliabile».
Il 3 luglio Rommel fermò l'offensiva perché aveva appreso che il XIII Corpo britannico stava tentando la manovra per riprendere Deir el Shein e ordinò alle truppe italiane di chiudere le posizioni che le esauste Divisioni panzer stavano abbandonando. Il 9 luglio l'offensiva riprese su Bab el Qattara con la 21ª Panzer e la Divisone corazzata Littorio e fu un successo, ma ormai la reazione nemica era forte.
L'artiglieria nemica devastò l'intera divisione Sabratha e parte della Trieste. Il fronte si stabilizzò solo grazie all'arrivo della nuova Divisione tedesca 164ª di fanteria, la quale impegnò immediatamente il suo 382º reggimento. In quattro giorni furono investite anche le Divisioni italiane Pavia e Brescia, che riuscirono a contrastare l'attacco.
Ken aggiunge che «le truppe del Commonwealth in particolare avevano un'opinione molto scarsa dell'efficacia dei carri armati britannici come appoggio. La cooperazione fra fanteria e mezzi corazzati era al livello più basso mai visto».
Nel nuovo scontro del 18 luglio i Britannici persero 132 carri in un solo giorno contro i 3 Italotedeschi.
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