EXCALIBUR 163 - gennaio 2024
in questo numero

Curiosità dall'Istituto "Parri" di Milano

Una mappatura della simbologia fascista fatta da un istituto storico della resistenza

di Ernesto Curreli
Salone d'onore del Coni a Roma, l'affresco del 1928, dal titolo 'Apoteosi del fascismo', è opera di Luigi Montanarini e raffigura al centro Mussolini trionfante circondato dai gerarchi e acclamato dal popolo. Dopo essere rimasto coperto per decenni, l'affresco è stato nuovamente mostrato a partire dal 1997
Salone d'onore del Coni a Roma, l'affresco del 1928, dal titolo
"Apoteosi del fascismo", è opera di Luigi Montanarini e raffigura al
centro Mussolini trionfante circondato dai gerarchi e acclamato dal
popolo. Dopo essere rimasto coperto per decenni, l'affresco è stato
nuovamente mostrato a partire dal 1997
Quanto segue è ripreso fedelmente, con parole e immagini, dal sito dell'Istituto "Parri".
Sbarca online una mappa con 1.400 edifici, vie, lapidi, scritte che ricordano il ventennio e non solo. Un progetto dell'Istituto Parri mica per buttarli giù, ma per inserirli nel contesto storico e anche analizzare «la costruzione di memorie politiche in concomitanza con la rilegittimazione in corso».
È una mappa consultabile online che ha registrato finora 1.400 tra monumenti, lapidi, scuole, intitolazioni di piazze e strade che rievocano il ventennio.
Sul database all'indirizzo www.luoghifascismo.it è possibile digitare una località e assegnando una tipologia di ricerca (necessaria per la consultazione), scegliendo tra monumenti, lapidi, intitolazioni e anche scritte, appare una cartina geografica della memoria locale e nazionale del fascismo storico (1919-1945) e non solo.
Il sito offre anche un approfondimento scientifico e schede delle personalità omaggiate.
È un "work in progress", come si suol dire, e infatti si possono inviare segnalazioni al Parri direttamente dal sito. Siete curiosi di sapere quante sono le vie, cioè luoghi pubblici, dedicate nel 2022 a Italo Balbo (proprio il quadrumviro a cui Fdi ha dedicato una nuova sezione)? A una prima ricerca sono 30 in tutta Italia, da Nord a Sud.
E al meno noto quadrumviro Michele Bianchi, con Federzoni e De Vecchi un altro dei cinque che prepararono la marcia su Roma? Ben 37, questa volta praticamente tutte tra Calabria e Sicilia.
Per inciso, esiste una Via Emilio De Bono a Corigliano Calabro, Cosenza, tra le località evidentemente ammalate di nostalgia.
«Fondamentale - puntualizza il Parri - è stato il lavoro dei volontari della rete degli istituti per la storia della resistenza che hanno inviato segnalazioni o realizzato il primo censimento, ma anche da studiosi indipendenti».
Insomma, un invito a tutti a contribuire.
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