EXCALIBUR 162 - dicembre 2023
in questo numero

Francesco Mostallino, imprenditore

Attivo nella Cagliari della prima metà del '900, si distinse in svariati settori

di Antonello Angioni
<b>Francesco Mostallino</b>
Sopra: Francesco Mostallino
Sotto: Villa Patarozzi e Palazzo Mostallino
Villa Patarozzi e Palazzo Mostallino
Due palazzine liberty poste nel tratto finale del Corso Vittorio Emanuele (prima e dopo la Villa Patarozzi, già Congiu) testimoniano l'operosa vita del Cavalier Francesco Mostallino, nato a Cagliari il 28 agosto 1875. La prima, quella ai civici 425-435 (con ingressi al 425 e al 433), venne realizzata intorno al 1920. Si articola su due piani (con sei aperture per piano) dei quali il primo era destinato ad abitazione del proprietario. La seconda, in corrispondenza dei civici 439-445 (con ingresso al 441), che si sviluppa su tre piani (con quattro bucature per piano), venne invece costruita qualche anno dopo, in un arco compreso tra il 1925 e il 1940.
Entrambe le palazzine presentano gli elementi decorativi floreali nelle cornici delle imposte e nelle balaustre in cemento. Si segnalano inoltre i portoncini in legno. La palazzina ai civici 425-435 presenta un maggiore sviluppo orizzontale, reso evidente dal fatto che le aperture sono sei per livello. Peraltro, come detto, i piani alti sono due anziché tre. Tutte le aperture sono finestrate e si affacciano su eleganti balconi di diverse dimensioni che evidenziano motivi liberty.
Il Cavalier Mostallino (all'anagrafe Francesco Avendrace Efisio) apparteneva a una famiglia che, sin dal tardo medioevo, si era distinta nel mondo delle professioni e delle attività imprenditoriali contribuendo allo sviluppo sociale ed economico delle comunità di appartenenza. Va precisato che i Mostallino sono presenti nell'area meridionale dell'Isola e in particolare ad Assemini.
Un loro illustre antenato, il Dottor Salvatore Mostallino, che dal 1621 ricopriva l'ufficio di Protomedico Reale del Regno di Sardegna (in pratica era il responsabile della sanità pubblica), nel 1626 ebbe per primo la cattedra per l'insegnamento della medicina nella nostra Università che proprio in quell'anno iniziava le attività. Lo stesso aveva disposto per testamento la costruzione della Chiesa di Santa Restituta nel quartiere di Stampace (l'edificio di culto venne realizzato tra il 1640 e il 1645 nel punto in cui, secondo la tradizione, la santa subì il martirio).
Tornando al Cavalier Francesco Mostallino, si precisa che lo stesso aveva contratto matrimonio con Anna Susnik (1886-1979), di ascendenza austriaca, dalla quale ebbe sette figli: Walter, Giuseppa, Elena, Agnese, Francesca, Antonio e Anna. Elena si sposò con Lelio Contu, Agnese con Giacomo Bolasco e Francesca con Giacomo Oppia (senior). Ciò spiega perché l'attuale proprietà delle due eleganti palazzine liberty del Corso Vittorio Emanuele sia, in gran parte, delle famiglie da ultimo citate.
Mostallino era un imprenditore di primo piano che diversificò le iniziative in diversi campi. Dopo la morte del padre prese le redini dell'azienda di famiglia e lavorò insieme ai fratelli Antonio ed Efisio con i quali si stabilì nella Villa Pollini, nei pressi degli attuali ospedali. Fu a capo di un'attività di commercio di vini che operò per parecchi anni, dagli inizi del Novecento, con magazzini e depositi a Pirri. Fu anche concessionario di diverse e importanti peschiere della Sardegna (Tortolì, Sassu, Porto Pino, Siniscola). Nelle peschiere di Tortolì, di cui ebbe la concessione dal 1922 al 1956, effettuò importanti investimenti, sia nelle strutture che nei processi di pescaggio, come pure nel trasporto del pesce fresco verso i mercati romani.
Negli anni Trenta assunse per due anni l'appalto della "Stagione lirica" del Teatro civico di Cagliari. Durante la Seconda Guerra Mondiale si aggiudicò l'appalto per la fornitura del vino da pasto per l'Amministrazione Militare della Sardegna. Nel 1956, conclusa l'attività nel settore ittico, acquistò in località Flumini, in agro di Quartu Sant'Elena, un terreno di oltre undici ettari dove realizzò una serra in ferro/vetro di circa 5 mila metri quadri, cui seguirono (allorché nell'esercizio dell'attività subentrò il figlio Antonio) altri importanti investimenti sino ad arrivare a una superficie complessiva coperta di circa 30 mila metri quadri: un'estensione davvero ragguardevole avuto riguardo alle dimensioni delle aziende esistenti in Sardegna nel periodo.
Qualche anno prima della morte (avvenuta il 31 ottobre del 1959) intraprese, con alcuni allevatori tunisini, l'attività di commercio di cavalli da carne, organizzando i trasporti con le navi di linea. Non vi è dubbio che il Cavalier Mostallino possedeva un fiuto non comune per gli affari e capacità organizzative che lo portarono a una notevole floridità economica, come è pure testimoniato dal fatto che, negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, figurava tra i maggiori contribuenti della città di Cagliari.
Purtroppo Cagliari sembra aver perso la memoria e non ricorda questo suo illustre figlio.
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